Amatrice, cinque a processo per il crollo di due palazzine dopo il terremoto

Foto Mario Sabatini/ LaPresse 7-09-2016 Tino (RI) ItaliaCronaca Tino, frazione di Accumuli distrutta dal terremoto. Nella foto: Tino distrutta dal terremotoPhoto Mario Sabatini/ LaPresse 7-09-2016 Tino (RI) ItalyNewsTino, in the city of Amatrice, destroyed by the Quakein the pic: the ruins of Tino destroyed by the quake

AMATRICE – Morirono 18 persone. Due palazzine delle ‘case popolari’, dopo il terremoto, crollarono.  Vennero giù come burro. L’inchiesta coordinata dai pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti avrebbe dimostrato che la causa della tragedia va ricercata nei materiali scadenti usati per la loro costruzione.  Poco ferro, calcestruzzo non troppo resistente e pilastri sottili.

Il processo

L’indagine ha portato a processo Corrado Tilesi, 85enne, ex assessore, Ottaviano Boni, 79enne, direttore tecnico della società che costruì i palazzi, e Luigi Serafini, 84enne, amministratore unico dell’azienda. A giudizio pure Franco Aleandri, 84enne, presidente pro-tempore dell’Iacp di Rieti, e Maurizio Scacchi, geometra 63enne.

Il terremoto

La scossa che fece venir giù le due palazzine è quella del 24 agosto del 2016. Il Centro Italia tremò in modo spaventoso.

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