ROMA – Saranno arrestati. Non tutti, logicamente, ma soltanto 2 dei 67 migranti salvati domenica da rimorchiatore Vos Thalassa. Se la Guardia Costiera è intervenuta è a causa loro: un sudanese e un ghanese avrebbero messo a rischio l’equipaggio della nave italiana che lavora per la piattaforma petrolifera (francese) Total.
La versione di Toninelli
A raccontare come è andata è stato Danilo Toninelli. Il ministro delle Infrastrutture ha spiegato che non si è trattato dell’ennesimo ‘soccorso anomalo’: la Diciotti della Guardia Costiera ha agito per motivi di sicurezza. C’erano stati contatti radio tra la Vos Thalassa e la Centrale operativa. I due immigrati avrebbero voluto dar vita ad un ammutinamento: volevano convincere i loro compagni a prendere il controllo del rimorchiatore. Così l’equipaggio italiano ha deciso di contattare i militari e chiedere l’intervento. I 67 migranti (58 uomini, 6 minori e 3 donne) presi dalla Vos Thalassa erano a bordo di un gommone in attesa dell’arrivo della Guardia costiera libica. I dettagli della vicenda, però, ha sostenuto il ministro grillino in mattinata non erano stati ancora resi noti a Salvini.
L’approdo in Italia
La Diciotti domani approderà in Italia. Non è ancora chiaro, però, in quale porto potrà sbarcare. Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato un vertice d’urgenza per affrontare proprio la questione ‘Von Thalassa’. Salvini, impegnato in Calabria però, non ha partecipato all’incontro.