Con un tanko hanno cercato di occupare piazza San Marco, assolti 46 ‘secessionisti’

Il verdetto deciso dal tribunale di Rovigo. Il tanko fu ritrovato nel padovano, in un capannone a Scodosia. Per 15 imputati c'è stata sentenza di non luogo a procedere, per 31, invece, l'assoluzione in primo grado

Foto LaPresse - Davide Bolzoni02-04-2014 Casale di Scodosia, PadovaCronacaTra le iniziative documentate dall'indagine figura la costruzione di un carro armato, sottoposto a sequestro, da utilizzare per compiere un'azione eclatante a Venezia in piazza San Marco. Il Tanko è stato costruito in un capannone a Casale di Scodosia (Padova), utilizzando una pala cingolata Fiatallis modello FL 20, successivamente blindata e dotata di videocamere, e di una bocca da fuoco, ancora da montare. Sempre nello stesso capannone, alcuni membri dell'organizzazione hanno di recente realizzato una prova di fuoco a salve, testimoniando l'offensività del mezzo blindato una volta armato. Nella foto: il sequestro del tanko

ROVIGO – Avevano occupato piazza San Marco a bordo di un tanko. Dopo 4 anni è arrivata l’assoluzione per i 46 ‘secessionisti’.  Erano accusati dalla Procura di Brescia di associazione sovversiva. Ma il processo, dopo l’udienza preliminare, per competenza territoriale è passato a Rovigo. Perché il tanko costruito per ‘invadere’ una delle più belle piazze italiane era stato fabbricato in uno stabile nel Padovano, a Scodosia.

Il condannato

L’iter giudiziario proseguirà adesso soltanto per le 15 persone che avrebbero fabbricato il carro armato. Finora, però, l’unico condannato tra i coinvolti in quella vicenda è Michele Cattaneo. Il 38enne, con rito abbreviato, lo scorso 2 febbraio, ha incassato in primo grado 2 anni di reclusione (per associazione sovversiva).  Ad emettere il verdetto è stato il tribunale di Brescia prima di inviare a Rovigo  gli atti a carico degli altri imputati per incompetenza territoriale.

L’assoluzione

L’inchiesta sull’occupazione di piazza San Marco nel 2014 aveva determinato l’arresto di 24 secessionista. Stando alla tesi investigativa il gruppo si ritrovava ad Erbusco. Commemorava i successi della Serenissima progettando attacchi alla Repubblica. Dei 46, per quindici c’è stata sentenza di non luogo a procedere. I restanti 31 sono stati assolti oggi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome