ISTANBUL (LaPresse/AFP) -Un’imbarcazione che trasportava migranti è affondata al largo del nord di Cipro e il bilancio è di almeno 19 morti e 30 dispersi. Lo riportano i media turchi. L’agenzia di stampa di Stato turca Anadolu riporta che a bordo viaggiavano 150 persone, ma non precisa né la provenienza né la destinazione.
100 migranti salvati
Il naufragio è avvenuto precisamente al largo del villaggio di Yeni Erenkoy, nella parte turca dell’isola di Cipro. Oltre 100 le persone salvate, in un’operazione congiunta di autorità turco-cipriote e guardia costiera turca.
Non è nota la causa del naufragio
Al momento la causa del naufragio non è nota e i soccorritori sono al lavoro per le ricerche dei dispersi. Cipro è divisa dal 1974. Quando l’esercito turco invase la parte nord dell’isola in risposta a un colpo di Stato dei greci-ciprioti sostenuto dalla giunta militare greca per unire l’isola alla Grecia. Cosa che inquietava la minoranza turco-cipriota. Oggi l’autoproclamata Repubblica turca di Cipro del Nord è riconosciuta solo da Ankara e i colloqui in vista di una riunificazione sono sospesi dopo il crollo dei negoziati mediati dall’Onu nel 2017.
Cipro, membro dell’Unione europea e distante circa 160 chilometri dalle coste della Siria, non ha ricevuto un flusso massiccio di rifugiati siriani come invece Turchia, Grecia e Italia, ma il numero di richieste di asilo sta salendo. Da settembre del 2014, tuttavia, più di 1.700 migranti hanno raggiunto le coste cipriote e le autorità di questo Paese, che conta circa un milione di abitanti, suonano il campanello d’allarme per il numero crescente di richiedenti asilo.