LONDRA (LaPresse) – “E’ davvero un piacere per me essere qui, a Londra, in Inghilterra, in Premier League. In questo momento è il miglior campionato al mondo. Sono molto felice”. Così Maurizio Sarri nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Chelsea. “Devo chiedere a tutti scusa perché il mio inglese non è perfetto e risponderò in italiano. Non voglio dire cose sbagliate. Spero di essere in riuscire a fare una conferenza in inglese in poche settimane”. Lo ha spiegato l’ex tecnico del Napoli, arrivato in sostituzione dell’esonerato Antonio Conte.
La difficile trattativa con il Napoli e l’arrivo al Chelsea
Sui tempi della trattativa che lo ha portato a Stamford Bridge, Sarri ha chiarito: “Avevo una situazione da risolvere con il Napoli e quindi non stavo pianificando assolutamente niente. Sapevo che il Chelsea poteva essere interessato alla mia clausola, ma la situazione si è risolta solo pochi giorni fa. Abbiamo una difficoltà di preparazione che tocca a me e al mio staff risolvere”.
La Serie A è tatticamente difficile, la Premier ha i giocatori migliori
Quella al Chelsea “è una sfida estremamente difficile ma affascinante. So che sarà difficilissimo, qui ci sono gli allenatori più forti del mondo, i giocatori forse più forti del mondo”, ha proseguito Sarri.
“Se ho sentito Ancelotti e Conte? No, non ho chiesto niente a nessuno, voglio fare la mia esperienza anche sui miei errori. Non voglio farmi condizionare. La Premier è diversa dalla Serie A perché è più forte in questo momento. La Serie A rimane tatticamente difficile ma qui ci sono giocatori più forti. Però non voglio stravolgermi, io per fare bene ho bisogno di divertirmi e poi ho visto che nell’ultimo anno anche qui e’ cambiato qualcosa. Una squadra non tipicamente inglese nel modo di giocare (il Manchester City, ndr) ha fatto 100 punti e questo mi dà fiducia”.
Il mercato del Chelsea
Sugli eventuali nuovi arrivi e sulla possibilità di trattenere i big: “E’ chiaro che vorremmo sempre tenere i giocatori più forti. Vediamo come andrà il mercato. Ma io mi sento più un allenatore da campo che un manager a tutto tondo. Penso di essere uno dei pochi allenatori annoiato dal mercato, non mi interessa più di tanto. Il nostro compito è quello di far crescere i giocatori a disposizione”.
L’obiettivo di Sarri e l’elogio a Conte
“Il mio obiettivo – ha continuato il neo allenatore dei londinesi – è divertirmi fin quando ci sarò ed essere competitivo fino alla fine in ogni competizione. Personalmente penso a divertirmi, il più grande regalo è fare il proprio lavoro divertendosi. Io ci sono riuscito negli ultimi anni. Divertirsi fa vincere trofei? A volte sì, a volte no, dipende”.
Sarri si è detto “convinto che se una squadra in campo si diverte spesso riesce a divertire gli spettatori e questo è già tanto. C’è poi chiaramente l’obiettivo materiale, riuscire a ottenere risultati di alto livello. Conte? Ha fatto qui risultati straordinari, è un tecnico straordinario. Io gioco in maniera diversa, ci vorrà del tempo per la costruzione del mio modulo di gioco. Le cose buone di Conte non vanno assolutamente disperse”, ha precisato.