PIACENZA – Una barista di origini cinesi sarebbe stata stuprata all’interno del locale poco prima dell’orario di chiusura. Subito dopo è partita la caccia all’uomo, con gli inquirenti immediatamente al lavoro dopo la denuncia sporta dalla vittima in seguito al terribile accaduto. Pochi particolari sono finora emersi dagli investigatori: la donna sarebbe stata legata ed imbavagliata. Le grida sarebbero state ascoltate anche dai vicini. La vittima si trova ricoverata all’ospedale in stato di choc.
L’aggressione sarebbe avvenuta poco prima della chiusura
Secondo il racconto della donna, l’aggressore sarebbe entrato nel bar dove lavora poco prima dell’orario di chiusura. La dinamica dello stupro resta ancora da definire anche se la barista ha raccontato alle forze dell’ordine di essere stata legata e imbavagliata. Una volta immobilizzata, l’uomo avrebbe poi abusato di lei. Una volta terminato sarebbe scappato lasciando la donna lì. A dare l’allarme sarebbero stati i vicini residenti nei pressi del locale, allarmati per aver sentito delle grida provenire dal bar. I soccorsi, una volta giunti sul posto, avrebbero trovato la ragazza immobilizzata e terrorizzata.
Il racconto: uno stupro durato ore
Una volta tranquillizzata, la barista ha cercato di raccontare quanto accaduto alle forze dell’ordine. Lo stupro sarebbe andato avanti per ore, prima che l’uomo si desse alla fuga. La donna cinese è stata trasportata in ospedale in stato di choc. E’ stata ricoverata presso la struttura sanitaria per le cure del caso. Le forze dell’ordine si sono subito messe al lavoro per acciuffare il presunto aggressore. La macchina investigativa è stata dispiegata in tutta la città con posti di blocco e volanti.
La caccia all’uomo terminata a Milano
La lunga ricerca degli investigatori li ha portati a Milano. Un romeno di 34 anni, accusato di essere il responsabile della violenza sessuale ai danni della barista cinese di Piacenza, è stato fermato nel capoluogo lombardo. Bloccata la fuga dopo che l’uomo è stato individuato dai carabinieri di Piacenza. L’uomo era a piedi in zona Forlanini. Il 34enne era sottoposto alla detenzione domiciliare, ma beneficiava del permesso di uscire di casa durante il giorno.
Salvini: “Sì alla castrazione chimica”
Su quanto accaduto è intervenuto anche il ministro degli Interni Matteo Salvini. Il vicepremier ha dichiarato: “Per i colpevoli di questi reati zero sconti, pena certa da scontare solo in galera e castrazione chimica”.