Milano, aggrediscono un poliziotto fuori servizio: 2 arresti

L’agente è sceso dalla propria auto ed è stato colpito con pugni e calci, insultato, e ha ricevuto uno sputo in faccia

Foto Pietro Masini - LaPresse

Milano (LaPresse) – La polizia di Milano ha arrestato due milanesi di 44 e 45 anni per lesioni gravi pluriaggravate in concorso. Alle ore 00.25 del 15 luglio, all’incrocio di viale Famagosta angolo via Santander, un poliziotto che faceva rientro a casa al termine del servizio è stato aggredito da due persone. A bordo di un taxi, inveivano contro di lui accusandolo di aver effettuato un sorpasso azzardato. L’agente è sceso dalla propria auto. Ed è stato colpito con pugni e calci, insultato, e ha ricevuto uno sputo in faccia. I due aggressori sono poi fuggito procurando al poliziotto lesioni gravi guaribili in 45 giorni.

Il 16 luglio un detenuto aggredì un agente durante la visita di Fico a Poggioreale

Mentre era in corso la visita al carcere di Napoli Poggiorele del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, un detenuto ristretto al primo piano dell’istituto di pena ha aggredito con schiaffi e pugni un agente di servizio pretendendo di cambiare cella. Lo rende noto il segretario generale dell’Osapp – Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria Leo Beneduci. Secondo quanto si apprende, il poliziotto è dovuto ricorrere alle cure della locale infermeria. Si è in attesa di conoscerne la prognosi.

“Nell’inferno del carcere di Napoli Poggioreale siamo alle solite anche in termini di arroganza e di assoluta certezza della sostanziale immunità delle proprie azioni. Da parte della locale popolazione detenuta che, si rammenta, in gran numero composta da affiliati o comunque da soggetti vicina alla criminalità organizzata. Quello che peraltro preoccupa ulteriormente – indica ancora Beneduci dell’Osapp – è il fatto che, dalle voci che pervengono, essendo in visita al carcere la terza Autorità dello Stato ciò non avrebbe fatto prestare la dovuta attenzione allo specifico episodio da parte dei vertici della struttura né si sarebbe badato troppo alle condizioni psico-fisiche del poliziotto penitenziario aggredito”.

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