MILANO (LaPresse) – “Un dolore senza fine sta colpendo la Puglia e l’Italia. Dodici lavoratori in agricoltura oggi hanno perso la vita in un altro terribile incidente stradale nella provincia di Foggia”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un lungo post su Facebook con una riflessione sull’ incidente avvenuto oggi a Foggia. “Incidente nel quale hanno perso la vita dodici persone, tutti lavoratori migranti”.
Il dolore del presidente Emiliano
“Erano tutti straordinari lavoratori meravigliose, oneste persone come le quattro vittime dell’incidente, tremendamente simile, di pochi giorni fa“. Lo scrive il governatore della Puglia. “Ho più volte sollecitato i governi succedutisi negli ultimi anni – che hanno la competenza esclusiva per l’ordine e la sicurezza pubblica – a dare attuazione ai protocolli stipulati con la Regione Puglia in sinergia col sindacato, i sindaci, la questura, la prefettura. Si può, si deve fare qualcosa e subito. Le risorse per garantire un trasporto più sicuro dei lavoratori dell’agricoltura ci sono, le ha stanziate proprio la Regione Puglia”.
Non si può prescindere dalla collaborazione delle aziende agricole
“Ma – prosegue Emiliano – per predisporre un servizio di trasporto pubblico è necessaria la collaborazione delle aziende agricole. Che, con la massima trasparenza, devono farne richiesta comunicando numero di lavoratori, orari di lavoro, tragitti di percorrenza. Questo non avviene mai, non è mai avvenuto sino ad oggi. Molte aziende agricole sono infatti soggette nella provincia di Foggia al racket mafioso dei caporali che in caso di predisposizione di mezzi di trasporto da parte delle aziende con il finanziamento pubblico, impediscono a queste ultime di trovare la manodopera che gli è indispensabile per non perdere il prodotto al momento della maturazione”.
La piaga del caporalato e l’appello allo Stato
“Le risorse per sostenere le aziende agricole della Capitanata ci sono, ma sono inutilizzate per il motivo che ho detto. Per questo torno a chiedere alle istituzioni dello Stato di agire per il ripristino della legalità a tutela dei lavoratori e delle imprese agricole, in un settore fondamentale della nostra economia. Senza arrestare i caporali e i mafiosi che gestiscono i campi abusivi dei lavoratori. I container acquistati dalla Regione Puglia per costruire ad Apricena e San Severo le Foresterie per i lavoratori in agricoltura, sono infatti fermi sui piazzali dei fornitori per le difficoltà delle amministrazioni comunali a concederci i permessi urbanistici per installarli. E sarà impossibile il trasporto sicuro e legale dei lavoratori, perché il trasporto è il trucco per i caporali per sfuggire alla severa legge contro Il caporalato”, scrive Emiliano.