BRUXELLES – Diecimila uomini in più per rafforzare le frontiere: questo l’annuncio del presidente della commissione Jean-Claude Juncker a pochi giorni dalla Plenaria del Parlamento europeo che si terrà mercoledì a Strasburgo. Una proposta che va a toccare ‘la pancia’ dei paese della sponda sud del continente, Italia in primis, su un argomento delicato e attuale: i migranti. La creazione di una forza di polizia che controlli i confini marittimi e di terra potrebbe aumentare la capacità di sorveglianza. I nuovi agenti potranno partecipare anche alle operazioni di rimpatrio diventando un vero e proprio corpo di frontiera.
Una vecchia idea mai realizzata
L’idea di una ‘nuova’ forza di polizia era nell’aria da tempo. Per qualche motivo, però, non era stai mai messa in pratica. Adesso, dopo le ultime crisi e l’alta tensione creatasi fra le nazioni della Comunità sulla questione migranti, i tempi sembrano essere diventati maturi. Un’operazione che andrà a rafforzare Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera, rendendola a tutti gli effetti in quello che a tutti gli effetti è un corpo di polizia. Un’idea che già la Merkel, a giugno, aveva messo sul piatto.
Il controllo dell’immigrazione in mano all’Eurpa
L’annuncio del presidente Juncker dovrebbe essere formalizzato nella Plenaria di mercoledì. Andando ad analizzare questo nuovo organismo di polizia, evince un concetto chiaro: controllo dei migranti in mano all’Europa. O meglio, il controllo dell’immigrazione irregolare diventa un ‘affare’ comunitario. Questo forse placherà gli stati più battaglieri sull’argomento, come l’Italia, anche se resta da capire l’opinione delle altre nazioni comunitarie. C’è infatti un motivo se quest’idea, diffusa da tempo, non era stata realizzata Secondo El Pais, che ha diffuso la notizia (confermata poi da Bruxelles), molti erano poco propensi, forse per paura di cedere, così, la sovranità.