Roma, 16 set. (LaPresse) – “Noi non siamo riusciti a rispondere a due grandi sentimenti dell’opinione pubblica italiana. Il primo sentimento è la rabbia, il secondo è la paura. Se una persona è arrabbiata perché ha perso il posto di lavoro o ha incertezza sul futuro, non è sufficiente rispondere con le statistiche di un’economia che incomincia ad andare bene”. Lo ha detto Marco Minniti, intervistato da ‘Presa diretta’ nella puntata dal titolo ‘La città si cura’. Ciò sul tema della sicurezza, che andrà in onda domani alle 21.15, su Rai3. “Se c’è un cittadino che è preoccupato per la sicurezza nel suo quartiere – ha aggiunto – purtroppo non posso rispondere solo con l’andamento dei reati. La sinistra deve misurarsi con la capacità di rispondere a questi sentimenti che non sono i sentimenti dei ceti più abbienti della popolazione. Sono i sentimenti di coloro che sono più esposti e più deboli”. Per l’ex ministro dell’Interno “la sinistra sta accanto a coloro che sono arrabbiati o che hanno paura per liberarli dalla rabbia e dalla paura”, mentre “i nazionalpopulisti fanno finta di ascoltarli, ma il loro obiettivo è tenerli incatenati alla loro rabbia e alla loro paura”.
perciò
“Bisogna avere una politica di sicurezza che tenga insieme più cose: presenza di forze di polizia, politica di integrazione sociale, politica di sviluppo urbanistico, politiche di contrasto al degrado urbano. Bisogna farlo insieme”, ha sottolineato ancora l’attuale deputato del Pd. “Noi abbiamo messo i presupposti per farlo, e il decreto cosiddetto Minniti stabilisce esattamente questo, che l’idea che le politiche di sicurezza siano soltanto ordine pubblico, cioè storicamente la ricetta della destra, purtroppo non funziona”, ha ricordato l’ex responsabile del Viminale. E sulla sinistra aggiunge che “è l’unica capace di fare quelle politiche di sicurezza che tengano insieme tutto questo. Se non lo fa viene meno a un suo compito storico. L’ha capito troppo tardi, ma non in Italia, probabilmente in Europa, altrimenti non saremmo qui”, ha concluso Minniti.