NAPOLI – Quando siamo solo alla quinta giornata, Juventus-Napoli profuma già tanto di prima partita bivio. L’ultima volta che si sono affrontati sembrava che la striscia di successi tricolori della Signora fosse arrivata al capolinea. E invece, con un colpo di reni, fu ancora una volta la banda di Allegri a brindare. Adesso ci sono tre punti a separarle. Del resto il turno infrasettimanale non dovrebbe cambiare le distanze con Bologna e Parma all’orizzonte.
Primo big match italiano per Ronaldo
Da una parte c’è una corazzata che ogni anno che passa si fa sempre più forte e imbattibile. L’arrivo di Cristiano Ronaldo ha fatto fare un ulteriore balzo in avanti ai campioni d’Italia. Come ha ribadito la partita di Frosinone, ma anche quella precedente di Valencia, è il gruppo la vera arma vincente dei bianconeri. Non è un caso che ogni giocatore parli a fine gara di “teamwork”, il segreto dietro ogni successo. Insomma “tutti per uno e uno per tutti”. Dove quell’uno è diventato indiscutibilmente CR7. Sudore, impegno e sacrificio sono le basi che permettono al talento di risolvere anche i rompicapo più intricati. Certo, per cacciare il Napoli a -6 servirà una prestazione un po’ più convincente delle ultime.
Il nuovo Napoli avanza
Perché gli azzurri hanno già dimostrato di essere capaci di fare lo sgambetto. L’arrivo di Carlo Ancelotti in panchina ha reso i partenopei più liberi di esprimersi. Il tecnico di Reggiolo ci ha messo poco a trasformare un ingranaggio perfetto in qualcosa di magari meno ‘sfizioso’, ma certamente più furbo. Ha adottato un nuovo modulo di gioco, il 4-4-2, e ha trasformato Lorenzo Insigne da voce del coro a leader tecnico. Lo schieramento ha permesso alla squadra di essere più equilibrata in campo. E poi c’è lui, il numero 24, che forse è finalmente diventato uomo. L’essere stato esonerato dalla fase difensiva gli ha permesso di essere più decisivo sottoporta. Non a caso è secondo solo alla sorpresa Piatek nella classifica dei capocannonieri del campionato con quattro reti. Una presa di consapevolezza che ha regalato al Napoli un giocatore guida in una squadra a cui finora mancava proprio un faro. Insomma, la solita Juve contro un Napoli nuovo. E tutte le altre staranno a guardare.