MILANO (LaPresse) – Si è dichiarata “favorevole a qualsiasi iniziativa a sostegno della vita”. Così, Carla Padovani, ha deciso di votare a favore della mozione della Lega in consiglio comunale a Verona contro l’aborto. Scostandosi dalle posizioni del Pd, di cui è capogruppo. Padovani ha spiegato di aver votato “secondo coscienza”.
Chi è Carla Padovani, capogruppo Pd
In effetti, già in passato la consigliera si era scontrata con il partito su alcuni temi ‘morali’. 56 anni, laureata in chimica, Padovani aveva lasciato il Pd, nel 2012, proprio in polemica con la posizione dem sulle unioni civili, ed era passata all’Udc.
La formazione, la militanza politica e le idee
Fervente cattolica, la sua militanza politica inizia nella Margherita, tra le cui fila viene eletta come consigliera di maggioranza nel 2002, nella giunta di centrosinistra di Paolo Zanotto. Da maggio 2007 a gennaio 2008 è nell’Ulivo, per poi tornare nei ranghi dell’Udc per cui si era presentata alle comunali del 2012.
La capogruppo ‘dissidente’ del Partito democratico
Infine l’elezione con il Partito Democratico nel 2017 all’opposizione dell’amministrazione guidata dal forzista Federico Sboarina. Nell’ultima campagna elettorale per il voto di marzo si era dissociata ufficialmente dal video del Pd in cui si celebrava la legge Cirinnà e parlava una coppia gay.
