E’ il giorno della Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei e tutto il mondo, a mezzogiorno di oggi, prima domenica di ottobre, s’unirà alla preghiera elevata da migliaia di devoti che raggiungeranno il Santuario, casa di Maria Santissima e di tutti i suoi figli. Era il 1883 quando il Beato Bartolo Longo, di cui due giorni fa abbiamo celebrato la festa, nel 92° anniversario della sua nascita al Cielo, compose il testo di questa meravigliosa invocazione a Maria che oggi è recitata davvero ovunque, da New York a Sydney, da Buenos Aires a New Delhi, da Asmara a San Paolo del Brasile. Viviamo in un mondo che ha tanto bisogno di pace e il pensiero va, in modo speciale, alla martoriata terra siriana, che custodisce, sin dal primo Novecento, un’antica devozione alla Madonna di Pompei. Ed oggi, a Pompei, la Santa Messa e la Supplica saranno presiedute dal Cardinale Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, impegnato ogni giorno nella ricerca di una soluzione al terribile conflitto che dilania il Paese.
Nella Supplica recitiamo, tra gli altri, questo verso: “O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più”. Ottobre è il mese dedicato al Santo Rosario, una preghiera attualissima perché capace di “parlare” all’uomo in ogni tempo storico. Come il Vangelo, di cui è compendio, non è mai una preghiera statica, ma anzi è dinamica, uno strumento per entrare in dialogo con Maria e, attraverso di lei, con Dio Padre. In quel ripercorrere i misteri della vita di Cristo, nel recitare cinquanta volte l’Ave Maria, in ciascuno di noi si consolida la fede, cresce la speranza, si rafforza il desiderio di diventare strumento della carità. Papa Francesco, il 29 settembre scorso, ha invitato i cattolici di tutto il mondo a recitare ogni giorno, soprattutto nel mese di ottobre, il Santo Rosario, chiedendo di concludere la preghiera con l’antica invocazione “Sub Tuum Praesidium” e con un’orazione rivolta a San Michele Arcangelo che protegge e aiuta nella lotta contro il male. Sin dal 1° ottobre, in Santuario, dove il Rosario è recitato ogni giorno in tutti e venti i suoi misteri, abbiamo accolto l’indicazione del Santo Padre, chiedendo alla Madre Santissima e a San Michele di proteggere la Chiesa dal diavolo, che mira sempre a dividerci da Dio e tra di noi. Ecco l’attualità del Rosario, cui ricorriamo dinanzi ai pericoli che intralciano il nostro cammino.
Nel recitare la Supplica, avremo nel cuore, in modo particolare, i giovani. È riposto nelle loro mani l’avvenire della Chiesa e dell’umanità. Lo scorso 3 ottobre, Papa Francesco ha celebrato la Messa d’apertura della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dedicato al tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Vogliamo sostenere il lavoro dei Padri sinodali con la preghiera innalzata al Cielo proprio da Pompei, dove il Beato Bartolo Longo si spese ogni giorno per dare un futuro a bambini ed adolescenti orfani, figli di carcerati, coinvolti in situazioni complesse di disagio sociale. Un impegno che, nelle Opere sociali del Santuario, prosegue ancora oggi.