MILANO – Prevenire è meglio che curare. Lo dice il proverbio e lo ribadisce Diego Piacentini, commissario straordinario – in scadenza – per l’attuazione dell’Agenda digitale per il governo italiano. Il riferimento è al reddito di cittadinanza e ai pericoli che ne derivano. C’è il rischio infatti che in molti proveranno a fare carte false – è proprio il caso di dirlo – pur di rientrare nella categoria degli aventi diritto al sostegno economico.
Un’app per scovare i furbetti
Il governo però gioca il jolly. Piacentini ha infatti lanciato ‘io.italia.it’, l’app che servirà a stanare, in tutta Italia, i furbetti del reddito di cittadinanza. Al momento sono in corso dei test in sette comuni – tra cui spiccano i capoluoghi Milano, Torino, Palermo, Cagliari – ma a breve il servizio sarà esteso anche ad altre amministrazioni comunali.
Come funziona l’app?
“L’app permette ai cittadini ai cittadini di ricevere messaggi dalla pubblica amministrazione ed esprimere preferenze – ha detto Piacentini – Lo staff del vicepremier e ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio ci ha chiesto una soluzione tecnologica per il reddito di cittadinanza Progetto che noi abbiamo suddiviso in 4 blocchi tecnologici: chi ne ha diritto; qual è il passaggio dei soldi dallo stato al cittadino; qual è il passaggio dei soldi dal cittadino al mercato; la valutazione a posteriori della policy. Quest’ultimo è il più importante, quello che permette di rispondere alla domanda: ha funzionato questa policy, sì o no?”