Washington (LaPresse/AFP) – Un agente di polizia è stato arrestato a Washington per aver violentato una migrante senza documenti durante un controllo. L’aggressione è avvenuto nelle prime ore dell’11 ottobre a Langley Park, pochi chilometri a nord della capitale. Ryan Macklin, 29 anni, è accusato di aver fermato un’automobilista e di averla poi costretta a compiere un atto sessuale nella sua auto. I media locali hanno riferito che la vittima è una donna straniera priva di documenti. Il poliziotto è accusato di stupro di primo e secondo grado e aggressione di secondo grado. E comparirà in tribunale per la prima udienza il 14 novembre. “Le accuse contro questo agente sono molto preoccupanti”, ha detto il capo della polizia della contea, Hank Stawinski, “i poliziotti prestano giuramento di proteggere gli altri, non di abusare della loro autorità per vittimizzare qualcuno”.
Sempre alta la tensione tra migranti e poliziotti in America
È salito a due morti e due feriti il bilancio delle sparatorie avvenute in centri commerciali nei sobborghi di Washington D.C. e la polizia ha arrestato il poliziotto di 62 anni che era ricercato, Eulalio Sevilla Tordil. L’uomo, prima delle sparatorie di oggi, aveva ucciso ieri la moglie ferendo un passante a Beltsville, in Maryland. Le sparatorie di oggi sono scoppiate in un sobborgo di Washington D.C., al Westfield Montgomery Mall di Bethesd, e all’Aspen Hill Shopping Center di Silver Spring. Le autorità avevano ordinato il lockdown per 14 scuole.