Pisa: ritrovato in Scozia Salvatore Mannino, l’imprenditore toscano scomparso lo scorso settembre

E' stato il legale di famiglia a confermare il ritrovamento dell'imprenditore, tramite la trasmissione tv "Chi l'ha visto?"

Salvatore Mannino

PISA – E’ stato ritrovato sano e salvo Salvatore Mannino, l’imprenditore toscano di cui si erano perse le tracce il mese scorso. L’uomo si era allontanato dalla sua casa di Lajatico, in provincia di Pisa.

Pisa, ritrovato Mannino, era ricoverato in un ospedale scozzese

Salvatore Mannino è stato rintracciato in un ospedale di Edimburgo, in Scozia. E’ stato il legale della famiglia Ivo Gronchi a confermare il suo ritrovamento, tramite la trasmissione tv Chi l’ha visto. L’avvocato ha spiegato che l’imprenditore sarebbe stato ricoverato nell’ospedale scozzese dal giorno successivo alla sua scomparsa. Ancora sconosciute le motivazioni del suo ricovero. A quanto pare, Mannino non è ancora in grado di parlare. Potrebbe essere stato aggredito e derubato. Il riconoscimento è avvenuto grazie a due tatuaggi che l’uomo ha sul braccio sinistro e sulla spalla destra.

La dinamica della scomparsa e il messaggio in codice

Era il 19 settembre quando Mannino, titolare di una cooperativa di servizi a Fucecchio, nel fiorentino, esce di casa di Lajatico, in provincia di Pisa. Quel giorno l’uomo, sposato e padre di quattro figli, accompagna i bambini a scuola per poi scomparire misteriosamente nel nulla. Non lascia nessuna traccia dietro di sé, solo un misterioso bigliettino contenente un messaggio cifrato. Due sequenze numeriche che, se trasformate in lettere alfabetiche, riportavano la frase “Perdonami, scusa“. Un messaggio in codice, per decifrare il quale suo figlio, campione di matematica, ci ha impiegato un intero giorno.

Le ultime parole che l’uomo aveva lasciato alla sua famiglia erano state ritrovate su un foglio adagiato sulla sua borsa da lavoro, insieme al telefonino spento. Mannino, prima di allontanarsi, aveva fatto attenzione a cancellare tutte le chiamate ricevute ed effettuate, e la cronologia web. Fu ritrovata inoltre la sua agenda, due mazzette da 10.300 euro, documenti (esclusa la carta di identità, che però non aveva nemmeno ad Edimburgo), carte di credito e un computer portatile.

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