Milano – La Corte d’Appello di Milano ha assolto Marco Tronchetti Provera per la terza volta dall’accusa di ricettazione. Il vicepresidente esecutivo di Pirelli, ora controllata dai cinesi di ChemChina, e ex numero uno di Telecom Italia era finito a processo per aver dato l’autorizzazione, nel corso di una riunione del 2004 a cui partecipavano l’allora capo della secutity di Telecom Giuliano Tavaroli e due avvocati dell’azienda e del manager, a utilizzare in una denuncia un cd-rom di dati sottratti all’agenzia investigativa Kroll.
Informazioni che erano state hackerate dal team di Tavaroli e provavano le attività di spionaggio effettuate dall’agenzia investigativa americana nei confronti di Tronchetti e della sua famiglia nel pieno della battaglia con il finanziere carioca Daniel Dantas per il controllo di Telecom Brasil.
Quello di oggi è il terzo pronunciamento in appello
La sesta sezione della Corte di Cassazione lo scorso gennaio aveva annullato con rinvio alla Corte d’Appello la sentenza di assoluzione del secondo processo di Appello.
Nel 2012, il processo era relativo a vicende di 8 anni prima
Il processo sarebbe stato ampiamente prescritto se Tronchetti, nel primo processo d’Appello nel 2015, non avesse deciso come avviene molto di rado di rinunciare alla prescrizione, già maturata poco dopo la condanna in primo grado.
“Sono sempre stato fiducioso – è stato il commento del top manager subito dopo aver appreso dell’assoluzione – che la verità sarebbe emersa, la verità è molto cocciuta. Diciotto capi d’imputazione in questi anni, tutti in archiviazione, tre assoluzioni. Questa è una risposta della giustizia a chi ha cercato di alterare la verità”
In primo grado, il 17 luglio 2013, Tronchetti era stato condannato a un anno e 8 mesi
In secondo grado Tronchetti era stato assolto una prima volta l’11 giugno 2015 “perchè il fatto con costituiva reato” ma la sentenza era stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione. Anche il processo d’appello bis si era concluso il 9 febbraio 2017 con una nuova assoluzione ma l’11 gennaio scorso anche questa sentenza era stata annullata con rinvio dagli ermellini.
Nel corso del processo d’appello ter, davanti al collegio presieduto da Francesca Marcelli, Tronchetti Provera, che aveva sempre respinto ogni addebito, ha ribadito ancora una volta la sua innocenza e ancora una volta è stato assolto.
Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni
Con una eventuale impugnazione della sentenza, ci sarà un nuovo giudizio di terzo grado. In caso contrario verrà messa la parola fine a una parabola giudiziaria che nel filone principale, che riguarda circa 4mila dossier raccolti dalla Security di Telecom, ha visto nel 2009 Tavaroli patteggiare complessivamente 3 anni e 8 mesi, Ghioni 3 anni e 4 mesi, e le persone giuridiche Telecom e Pirelli 7,5 milioni, mentre nel 2010 l’allora numero tre del Sismi, Marco mancini, beneficiò del “non luogo a procedere” grazie al segreto di Stato posto da Palazzo Chigi.