Covid, i sindaci provano a ‘salvare’ il Natale

Controlli e restrizioni in questo periodo per evitare la 'stretta' tra un mese

L'albero di Natale a Piazza San Pietro nel 2016 (Foto LaPresse - Stefano Costantino)

Con le festività che si avvicinano e i contagi che aumentano i sindaci si adoperano per salvare il Natale. I primi cittadini di piccole e grandi città italiane si mettono in moto per evitare possibili restrizioni a dicembre da parte dell’esecutivo.

L’obiettivo

L’obiettivo resta quello di non pregiudicare le festività natalizie con la quarta ondata e eventuali zone rosse che creerebbero seri danni all’economia. Previsti pertanto, controlli nelle zone della movida e l’utilizzo di contapersone e sbarramenti per limitare gli assembramenti. Una precauzione che trova riscontro anche nella direttiva della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese che ha disposto lo stop ai cortei ‘No vax e No Green pass’ nei centri delle città obbligando già da ieri a percorsi diversi concordati con le Questure. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi andrà ad applicare accessi limitati alle zone di maggior richiamo.

Allarme mercatini

E’ ovvio che grossa preoccupazione destano i mercatini di Natale, luoghi inevitabilmente di grosso assembramento in questi periodi dell’anno, non a caso in Trentino e a Verona si stanno svolgendo sotto l’egida dei controlli severi. Ad Aprilia, dove sì è materializzato un focolaio Covid si valuta l’uso della mascherina anche all’aperto e si indaga sui medici di famiglia no vax. In tal senso è sceso in campo l’Ordine dei medici di Rimini che applicherà sanzioni ai medici denunciati direttamente dai loro pazienti.

Riaprono hub vaccinali

A Bergamo riaprono gli hub vaccinali per la terza dose, per i richiami di J&J e le vaccinazioni per i bambini in attesa dell’ok dall’Ema. Nelle città di Trento, Bolzano, e Rovereto ogni persona che visita i mercatini viene contrassegnata da un braccialetto in qualità di lasciapassare: “In base all’evoluzione della curva dei contagi – ha detto il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi – saranno adottate possibili restrizioni se i casi aumenteranno”.

In altre città

Il primo cittadino di Bolzano si è visto costretto a diminuire gli stand del 30%  e vietare i chioschi di cibi e bevande, mentre il sindaco di Verona ha imposto l’uso della mascherina per le piazze dei Mercatini sia per i cittadini che per i turisti. Si attendono decisioni in merito invece ad Aprilia dove al più presto si potrebbe optare per l’obbligo di mascherine all’aperto, mentre a Trieste e a Gorizia da ieri tre aree della città sono state inibite ad ogni tipo di manifestazione. E, fino alla fine di novembre è in essere una ordinanza che impone mascherina e distanziamento ai manifestanti.

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