Cade nelle acque dell’idroscalo, 45enne in coma

Soccorsa dai presenti, è ricoverata all'ospedale San Raffaele

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati 25/01/2018 Milano (Ita) Cronaca L'esterno dell'ospedale San Raffaele e del suo pronto soccorso Nella foto: l'esterno del pronto soccorso Photo LaPresse - Mourad Balti Touati 25/01/2018 Milan (Ita) News San Raffaele Hospital
MILANO – Un volo di diversi metri e poi giù nelle acque dell’idroscalo. Protagonista una donna di 45 anni che è caduta dal ponte ed è andata a fondo. La scena è stata notata da alcune persone presenti in quel momento che hanno provveduto a tirarla fuori e poi a chiamare i soccorsi.
I primi soccorsi e l’arrivo del 118

Fondamentale l’intervento di un uomo e una donna, marito e moglie, entrambi carabinieri fuori servizio che hanno effettuato le prime manovre di salvataggio. All’arrivo del 118 la 45enne, di origine peruviana, è stata trasportata dall’elisoccorso all’ospedale San Raffaele. Qui le sue condizioni sono sembrate subito critiche tant’è che al momento risulta ricoverata in coma.

Indagano le forze dell’ordine

Sul posto i carabinieri che hanno cercato di ricostruire una dinamica ancora poco chiara. Sembra infatti che la protagonista della storia fosse in compagnia di altre due persone, due amici forse, e non è chiaro se avesse voluto lanciarsi di proposito oppure sia caduta o ancora se sia stata spinta. Quel che è certo è che, stando alle testimonianze dei presenti, il suo corpo è andato subito a fondo e non è mai più risalito. Motivo per cui, senza l’intervento dei presenti e i primi soccorsi dei due carabinieri, la donna sarebbe senz’altro morta.

L’intervento determinante di due carabinieri fuori servizio

Se una speranza di salvezza esiste gran parte del merito lo si deve al vice brigadiere Francesco Ricotta e alla moglie Laura Basso. Hanno raccontato agli inquirenti di trovarsi lì per seguire un corso di canoa all’Idroscalo club e di aver notato ad un certo punto la folla attorno al corpo della 45enne appena recuperata dall’acqua. Il primo soccorso sembrerebbe essere stato quello della donna che le ha praticato il massaggio cardiaco mentre il marito e l’istruttore di canoa erano corsi a recuperare un defibrillatore. Manovre importanti, eseguite con cognizione di causa, che dunque potrebbero averle salvato la vita.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome