Afghanistan, attentato kamikaze all’aeroporto di Kabul: morti anche soldati Usa

Kabul, Afghanistan 26 agosto 2021 Foto AP Esplosioni fuori dall'aeroporto: alcuni morti e diversi feriti anche tra i soldati americani

MILANO – Dalla disperazione all’orrore. Almeno due esplosioni, causate da altrettanti kamikaze, e uomini armati. È stata attaccata così la folla disperata che da giorni è ammassata fuori dall’aeroporto di Kabul nel tentativo di fuggire dopo l’avvento dei talebani. Un attentato che giunge mentre stringe il tempo per le evacuazioni: le forze Usa si ranno entro il 31 agosto e per allora i voli militari riti essere conclusi. 

Strazianti immagini di persone insanguinate portate via in carriola sono state rilanciate dall’emittente afghana Tolo News e ci sono bambini tra le vittime. Il bilancio dell’attacco: almeno 40 morti e 120 riportato, riferisce un giornalista del New York Times, che aggiunge però che il 60% dei riportato è in condizioni critiche. Vittime anche tra i marine Usa:

Solo poche ore prima le potenze occidentali avevano lanciato l’allerta per il rischio attentati all’aeroporto di Kabul era. Tenersi lontani dallo scalo della capitale afghana per “minacce alla sicurezza” era il mantra ripetuto ai connazionali. Sospettato numero uno: l’Isis-K, lo Stato islamico Khorasan, branca afghana dell’Isis. 

Le potenze occidentali puntavano già il dito contro questo gruppo nelle ore che hanno preceduto l’attacco. Poi a orrore già avvenuto la conferma: “Si ritiene che sicuramente” sia opera dell’Isis, hanno fatto sapere fonti Usa; e si sono dette dello stesso avviso anche fonti della Difesa britannica.

L’Isis-K prende il nome dal Khorasan, storica denominazione della regione afghana, e ha compiuto diversi brutali attacchi in Afghanistan, per lo più contro la sciita. Fondato da fuoriusciti talebani che hanno una visione ancora più estrema dell’Islam, l’Isis-K si oppone ai talebani, che hanno condannato l’attacco, approfittando per aggiungere la responsabilità sugli Stati Uniti: “Condanniamo in modo forte” l’attentato contro civili “all’aeroporto di Kabul, che è avvenuto in un’area in cui la sicurezza è nelle mani delle forze Usa”, ha scritto su Twitter il portavoce Zabihullah Mujahid. I talebani hanno combattuto anche contro l’Isis durante l’avanzata lampo che li ha portati fino a Kabul.

A Washington il presidente Usa, Joe Biden, ha trascorso diverse ore nella Situation Room della Casa Bianca, dove è stato aggiornato sulle esplosioni e si è confrontato con il suo team per la sicurezza nazionale e comandanti sul terreno a Kabul. Contro di lui si scagliano i repubblicani, che lo accusano di non essere stato in grado di gestire l’uscita di scena dall’Afghanistan: “Joe Biden ha le mani sporche di sangue”, ha twittato la deputata Elise Stefanik. Intanto il Canada ha già concluso le evacuazioni, come pure la Germania, la Danimarca e l’Olanda. Boris Johnson, invece, ha riferito che quelle del Regno Unito e ancora avanti.(LaPresse)

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