Afghanistan, Johnson conferma il ritiro delle forze della Gb

Il premier britannico Boris Johnson ha confermato la fine della missione militare del Paese in Afghanistan: "Tutti i soldati britannici assegnati alla missione Nato torneranno a casa", "la maggior parte del personale è già partita".

MILANO – Il premier britannico Boris Johnson ha confermato la fine della missione militare del Paese in Afghanistan: “Tutti i soldati britannici assegnati alla missione Nato torneranno a casa”, “la maggior parte del personale è già partita”. Lo ha detto in Parlamento, ha riferito Guardian, senza fornire una precisa tempistica di rientro, per motivi di sicurezza. Nella missione sono morti 457 militari britannici, secondo i media britannici. Johnson ha sostenuto che la minaccia di al-Qaeda al suo Paese sia diminuita, evitando invece le domande sulla vulnerabilità di talebani del Paese, al ritiro delle forze internazionali dopo 20 anni. “Dobbiamo essere realistici sulla nostra abilità di influenzare il corso degli eventi. Servirà lo sforzo congiunto di molte nazioni, tra cui i vicini dell’Afghanistan, per aiutare il popolo afghano a costruire il proprio futuro”, ha detto il primo ministro. “Ma la minaccia che in primo luogo ci ha portati là è stata fortemente diminuita dal valore e dal sacrificio delle forze armate del Regno Unito e di molti altri Paesi”, ha detto, sottolineando che i britannici resteranno impegnati a contribuire a raggiungere un accordo i pace con la diplomazia. “Non stiamo andando via. Manteniamo la nostra ambasciata a Kabul, continueremo a lavorare con amici e alleati, soprattutto i nostri amici in Pakistan, verso un accordo”, ha detto il premier. Il ministero della Difesa di Londra ha dichiarato che il ritiro degli ultimi soldati sarà “completato entro alcuni mesi”.

LaPresse

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