Afghanistan, Oxfam: “L’Ue non scarichi l’accoglienza sui Paesi confinanti”

In occasione della riunione straordinaria dei ministri degli Interni Ue sulla crisi afghana, Oxfam lancia un appello affinché le persone in fuga dal Paese non siano abbandonate, ora che si è conclusa la prima fase di evacuazione

MILANO – In occasione della riunione straordinaria dei ministri degli Interni Ue sulla crisi afghana, Oxfam lancia un appello affinché le persone in fuga dal Paese non siano abbandonate, ora che si è conclusa la prima fase di evacuazione. “In questo momento i governi europei cercano di scaricare i loro obblighi internazionali sull’accoglienza dei profughi afghani – ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia -. Sebbene sia necessario sostenere i paesi al confine con l’Afghanistan nella gestione dei flussi migratori, è cruciale, per il futuro di tantissimi, che i Paesi europei guidino in prima persona il processo, tenendo aperti canali umanitari verso l’Europa. Occorre non ripetere gli errori già commessi nella gestione di altre crisi umanitarie come quella siriana e impegnarsi per accogliere chi è rimasto bloccato e sta cercando di uscire dal paese per salvarsi la vita”.  Il presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, ha dichiarato: “Sono uomini e donne che mettono il cuore ogni giorno per il Museo del Calcio, che è patrimonio delle famiglie, della memoria, della storia e degli Azzurri. Dobbiamo a Fino Fini la più grande raccolta di cimeli della Nazionale, oggetti preziosi che sono anche espressione tangibile della storia del nostro Paese”. Il Museo del Calcio ha registrato in questi mesi uno straordinario successo di pubblico grazie anche alla meravigliosa vittoria della Nazionale di Mancini. Da quella azzurra a quella del Museo, l’unione fa la forza.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome