WASHINGTON – Il Pentagono ha annunciato che verranno diffuse presto le identità dei 13 militari Usa – di cui 11 Marine, un membro della Marina e un soldato dell’esercito – rimasti uccisi nell’attacco kamikaze di giovedì all’aeroporto di Kabul. Finora i nomi delle vittime statunitensi non sono stati diffusi in attesa della notifica ufficiale alle loro famiglie. Tuttavia sono filtrati dei dettagli relativi alle storie di alcuni di loro: un Marine rimasto ucciso, del Wyoming, era per la prima volta in Afghanistan e la moglie aspetta un bambino, che dovrebbe nascere fra tre settimane; un altro è un 20enne del Missouri e il padre è devastato dalla sua perdita; inoltre un altro 20enne, del Texas, si era unito alle forze armate dopo le scuole superiori. Il presidente Usa, Joe Biden, ha ordinato di tenere le bandiere a mezz’asta nel Paese in onore delle 13 vittime statunitensi. Si tratta dei primi soldati Usa uccisi in Afghanistan da febbraio del 2020, il mese in cui l’amministrazione Trump raggiunse un accordo con i talebani che prevedeva che il gruppo fermasse gli attacchi contro gli americani, in cambio di un accordo Usa al ritiro di tutte le truppe e dei contractor entro maggio 2021. Successivamente, ad aprile 2021, Biden annunciò che avrebbe esteso quella data, procedendo al ritiro delle forze Usa entro settembre. La portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha riferito che i prossimi pochi giorni di missione per evacuare americani e afghani “saranno il pericolo più pericoloso mai attraversato finora”, per il rischio di nuovi attacchi. Nella guerra in Afghanistan, negli ultimi 20 anni, sono morti oltre 2.400 soldati Usa e decine di migliaia sono rimasti feriti.
LaPresse
Afghanistan, Pentagono presto diffonderà identità 13 soldati Usa uccisi
Il Pentagono ha annunciato che verranno diffuse presto le identità dei 13 militari Usa - di cui 11 Marine, un membro della Marina e un soldato dell'esercito - rimasti uccisi nell'attacco kamikaze di giovedì all'aeroporto di Kabul.