Covid, in Russia record di decessi a luglio

Un nuovo rapporto dell'agenzia di statistica statale russa Rosstat mostra che il Paese ha registrato un numero record di decessi a luglio tra i pazienti in cura per il Coronavirus

(AP Photo/Alexander Zemlianichenko)

MOSCA – Un nuovo rapporto dell’agenzia di statistica statale russa Rosstat mostra che il Paese ha registrato un numero record di decessi a luglio tra i pazienti in cura per il Coronavirus. Il rapporto dell’agenzia Rosstat afferma che 50.421 persone affette da Covid-19 sono morte durante il mese scorso, un numero nettamente superiore al precedente record di 44.435 decessi registrati a dicembre 2020.

L’agenzia ha affermato nel rapporto che solo 38.992 decessi sono stati attribuiti direttamente alla malattia. In altri 5.206 decessi, il virus è stato valutato come probabile causa principale, ma sarebbero necessarie ulteriori indagini. In altri 1.449 casi il virus ha contribuito ai decessi ma non è stato la causa principale. Rosstat ha affermato che gli altri 4.844 decessi di persone infette non erano collegati al virus.

Il rapporto precisa anche che il totale dei decessi correlati al virus in Russia alla fine di luglio era di 215.265, ben superiore ai 180.840 citati dalla task force nazionale sul Coronavirus. Funzionari russi lo attribuiscono a diversi metodi di conteggio, affermando che la task force include solo i decessi di cui Covid-19 è stata la causa principale. I funzionari affermano anche che la task force utilizza i dati delle strutture mediche mentre Rosstat prende i suoi numeri dagli uffici del registro civile, dove viene finalizzata la registrazione di un decesso.

La campagna di vaccinazione della Russia contro il Covid-19 è rimasta indietro rispetto ad altre nazioni. A metà agosto, solo un quarto dei 146 milioni di persone del paese aveva ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre il 20% era stato completamente vaccinato. Le autorità di molte regioni hanno reso obbligatori i vaccini per alcuni gruppi di lavoratori, compresi quelli impiegati nei settori dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione, della vendita al dettaglio, dei trasporti pubblici e degli uffici governativi.

LaPresse

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