Air force Renzi. Il fiorentino l’ha voluto, ma ad usarlo sono stati i suoi compagni di Governo: pochi passeggeri e tratte brevi

L'inchiesta de Il Fatto sull'Airbus 340 voluto da Renzi. Il velivolo complessivamente è costato oltre 130 milioni

Air Force Renzi
Air Force Renzi

ROMA – Il fiorentino l’ha ‘creato’, ma a beneficiarne sono stati soprattutto i suoi compagni Governo. L’Air Force Renzi, dall’11 luglio 2016 al 24 febbraio 2018, ha volato 88 volte. A renderlo noto è stata un’inchiesta pubblicata da Il Fatto Quotidiano.

Andiamo con ordine. L’operazione che ha aperto gli hangar italiani all’Airbus 340 complessivamente è costata 138 milioni: 70 per il leasing, 32 per la manutenzione, 20 sono stati spesi tra il ‘supporto a terra’ , addestramento piloti e il ricovero a Fiumicino. E altrettanti 20, scrive Il Fatto, erano stati programmati “per i ri-allestimenti della versione vip (poi saltata)”.

L’inchiesta de Il Fatto

I giornalisti Luigi Franco e Thomas Mackinson sono riusciti a procurarsi la lista dei voli effettuati dall’aereo bramato dall’allora premier toscano. Renzi l’ha voluto, ma ad usarlo sarebbero stati soprattutto i membri del suo Governo. Lo avrebbero adoperato per tratte brevi, non congeniali ad un velivole del genere.

I voli di Alfano

Angelino Alfano, stando a quanto accertato da Il Fatto, ha usato l’Airbus 340 per toccare il suolo di Abu Dhabi. Poi con non più di 7 persone ha raggiunto Algeri. Sempre con l’Air Force Renzi da Bruxelles è partito per Roma. Al di là delle tratte scelte, il problema è il rapporto tra la grandezza del velivolo, le linee di percorrenza e il numero di passeggeri. Potenzialmente l’areo può trasportare oltre 300 persone. Alfano è salito a bordo dell’Airbus 22 vote. In media, stando ai calcoli de Il Fatto, è stato accompagnato soltanto da 23 passeggeri per ogni viaggio effettuato.

I costi ‘in aria’

Un’ora di volo del gigante costerebbe tra i 20mila e i 25mila euro. Renzi ha spiegato che il suo sì al leasing per l’Airbus 340 era finalizzato a promuovere l’export italiano.  Doveva essere usato anche dagli imprenditori del Belpaese: per ammortizzare la spesa (milionaria) secondo l’allora presidente del Consiglio, bastava che i business-man nostrani (in cambio di un loro contributo) occupassero due terzi dei sedili disponibili. L’aero, però, ha spiegato il Fatto, non ha mai portato più di 120 persone: ha scorrazzato nei cieli con ministri e funzionari.

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