Alessandria (LaPresse) – Aveva preso il treno per recarsi a Torino, ma è stato fermato dalla Polfer di Novi Ligure perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla procura presso il tribunale dei minorenni di Brescia dello scorso marzo. Deve scontare una pena residua di 1 anno, 7 mesi e 2 giorni a cui era sfuggito, rendendosi irreperibile.
Si tratta di un 22enne italiano di origine rom. La mattina di giovedì scorso è stato rintracciato durante il regolare servizio di scorta a bordo treno. Svolto dagli agenti del posto Polfer di Novi Ligure sul regionale Genova – Torino nel tratto alessandrino. Il giovane, nato a Brescia e domiciliato nel campo nomadi di via Germagnano a Torino, ma di fatto senza fissa dimora, era sprovvisto di documenti personali. Alla richiesta degli Agenti Polfer ha dichiarato generalità in seguito rivelatesi false, tentando di eludere il controllo.
Numerose false identità dichiarate in passato
Accompagnato nell’Ufficio Polfer di Alessandria al fine di accertarne la reale identità e sottoposto ai rilievi dattiloscopici, è risultato avere al suo attivo numerosissime false identità. E svariati precedenti per furto aggravato, spesso in abitazione, oltre ad essere destinatario di un ordine di carcerazione. È stato quindi accompagnato all’istituto penale per i minorenni Ferrante Aporti a Torino. In quanto la pena è riferibile a reati commessi nella minore età. È stato altresì denunciato per false attestazioni rese a pubblico ufficiale.