Allarme dall’Ue: batteri, metalli pesanti, funghi e farmaci in alimenti e mangimi

Aumentano i controlli per individuare in alimenti e mangimi la presenza di sostanze pericolose. L’Italia prima nazione nell'invio di notifiche al sistema allerta rapido

A general view shows EU members of Parliament listening to Germany's Chancellor Angela Merkel delivering a speech during a debate on the future of Europe during a plenary session at the European Parliament on November 13, 2018 in Strasbourg, eastern France. - German Chancellor Angela Merkel on November 13 made a clear call for a future European army, in an apparent rebuke to the US president who has called such proposals "very insulting". Addressing European MEPs on her vision for the future of Europe, Merkel also called for a European Security Council that would centralise defence and security policy on the continent. (Photo by FREDERICK FLORIN / AFP)

ROMA – Batteri, funghi, farmaci e metalli pesanti negli alimenti: è allarme Ue. Ecco perché sono in sensibile aumento i controlli per individuare, in alimenti e mangimi, la presenza di tali sostanze pericolose. In un anno, in Europa le segnalazioni di anomalie sono cresciute del 28% e il sistema di controllo vede l’Italia al primo posto per numero di notifiche inviate alla Commissione europea.

Sistema allerta rapido

E’ quanto emerge dalla relazione annuale pubblicata sul portale del ministero della Salute.
Il sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo (RASFF) consente di notificare, in tempo reale, i rischi per la salute pubblica connessi ad alimenti e mangimi e di intervenire il prima possibile per eliminare i prodotti dal mercato.

L’Italia primo Paese

In particolare, nel 2017 sono state trasmesse 3.759 notifiche a fronte di 2.925 nel 2016 (+ 28%) e il 42% è costituito da respingimenti al confine. L’Italia risulta essere il primo Paese membro per numero di segnalazioni inviate, con un totale di 548 notifiche, pari al 14,6%, a conferma della particolare attenzione alle attività di controllo nel settore della sicurezza alimentare, si legge sulla relazione.

I contaminanti microbiologici

Un numero elevato di notifiche riguardano il riscontro della salmonella (781 contro le 455 e 507 segnalazioni dei due precedenti anni). Numerose sono risultate essere anche le segnalazioni per istamina, seguite da listeria monocytogenes e norovirus. I contaminanti chimici più frequentemente notificati sono invece le micotossine (583) e i residui di fitofarmaci (445), questi ultimi in aumento rispetto all’anno precedente e collegate alla problematica fipronil nelle uova. A seguirli, metalli pesanti, additivi e coloranti.

I Paesi bacchettati

Il Paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è il Brasile, seguito dalla Turchia e dalla Cina. L’Italia è risultata il sesto Paese per numero di notifiche ricevute.

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