“Allegro, Marcianise in Jazz” con i Dirty Six featuring Walter Ricci

Appuntamento venerdì 5 luglio alle 21

E’ tutto pronto per “Allegro, Marcianise in Jazz”, il festival musicale griffato Majeutica. Venerdì 5 luglio alle 21 è in programma la tredicesima edizione, con il solito ingresso gratuito. Sarà sempre il Palazzo della Cultura di via Duomo a fare da cornice al fortunato evento che la storica associazione ormai ha da anni nella sua programmazione.

L’edizione 2019

Dopo il successo della scorsa edizione con Stefano Di Battista & Nicky Nicolai 5et quest’anno a salire sul palco saranno i Dirty Six featuring Walter Ricci. Un sestetto di livello internazionale, impreziosito dalla calda voce di un cantante che ormai si è imposto su palcoscenici mondiali quale Walter Ricci. I Dirty Six riuniscono alcuni dei maggiori esponenti del jazz italiano e hanno da poco presentato alla Casa del Jazz a Roma il loro primo album. Il disco è uscito a gennaio per Jando Music / Via Veneto Jazz, dall’omonimo titolo, contiene brani originali caratterizzati da un forte impatto ritmico e, allo stesso tempo, da una notevole connotazione melodica e cantabilità e trasportano l’ascoltatore in un clima suggestivo e moderno in cui Jazz, R&B, Funky e contaminazioni Afro sono sapientemente combinate insieme dai sei musicisti.

La musica

La parola d’ordine è “energia”, unita alla voglia di arrivare al pubblico, con una musica schietta e vitale, senza lasciare alcun dubbio all’ascoltatore, sul fatto di voler riascoltare tutto il disco dall’inizio. E poi un’altra volta ancora. L’interplay è assicurato dalla grande stima reciproca dei Dirty Six, che con questo disco forzano un po’ le regole del “mainstream” da cui traspare perfettamente la sintonia nonostante provengano da esperienze diverse. Il sound accattivante del “Contemporary jazz” distingue i Dirty Six guidati dal pianista Claudio Filippini. La band vede il sassofonista Daniele Scannapieco al comando di una sezione fiati di primissimo livello con Gianfranco Campagnoli alla tromba e Roberto Schiano al trombone. La ritmica, dal notevole impatto sonoro, è composta da Tommaso Scannapieco al basso elettrico e contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria. Oltre ai sei favolosi musicisti ci sarà un ospite importante perché alle bellissime note dei Dirty Six si unirà la splendida voce di Walter Ricci, una guest che sarà il vero valore aggiunto di una serata che si preannuncia carica di emozioni.

Gli artisti

I Dirty Six sono stati per anni il gruppo che ha accompagnato in più tour il grande Mario Biondi e con lui hanno inciso nel 2012 l’album dal titolo “Sun”, subito dopo gli High Five Quintet di cui comunque Daniele Scannapieco e Lorenzo Tucci ne facevano parte.

Nato a Pescara nel 1982, Claudio Filippini si diploma giovanissimo in pianoforte presso il Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo. Durante il suo percorso di studi ha avuto modo di incontrare musicisti come Herbie Hancock, Kenny Barron, George Cables, Jimmy Owens, Joey Calderazzo, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Otmaro Ruiz, Stefano Bollani, Stefano Battaglia. A 17 anni vince la sua prima borsa di studio per il Columbia College Of Music di Chicago e successivamente quelle dei Seminari Senesi di Musica Jazz (2000) e del workshop We Love Jazz con Kenny Barron (2001). Nel 2002 gli viene assegnato il 1° premio al Concorso Europeo per piano solo Yamaha Music Foundation Of Europe e l’anno successivo il Premio Massimo Urbani (Giuria e Pubblico). E’ il fondatore del gruppo, idea avuta a fine 2015, ha collaborato con i migliori jazzisti italiani e stranieri.

Daniele Scannapieco salernitano di nascita, classe 1970 sassofonista, attualmente docente di sax jazz presso i Conservatori di Salerno e Rodi Garganico, specializzato in sax tenore e soprano.  Figlio d’arte cresce a contatto con l’ambiente jazz, prima italiano poi europeo. Completa gli studi classici nel 1990 al Conservatorio di Salerno dove consegue il diploma in clarinetto. Si trasferisce a Roma nel 1991 e inizia a collaborare con i musicisti più rappresentativi del jazz italiano: R. Gatto, S. Sabatini, S. Di Battista, T. Scott, E. Pietropaoli, S. Bollani, F. Bosso. Numerose le collaborazioni con artisti stranieri: H. Salvador, J. Lovano, H. Ruiz, G. Hutchinson, E. Reed, J. Locke, I. Coleman e tanti altri. Molte le collaborazioni discografiche con altri artisti e sette album nella sua discografia personale tra cui: Scannapieco registrato con l’etichetta francese Night and Day, Never more nel 2004 e Lifetime nel 2008 che gli farà vincere l’Italian Jazz Awards come miglior album. Intensa l’attività live in Italia e nel mondo. Considerato da anni uno dei grandi talenti del jazz italiano ed europeo Scannapieco è un musicista eclettico capace di esprimere concetti musicali articolati e complessi senza mai perdere contatto con l’emozione del pubblico. Attualmente è in tour con Eduardo De Crescenzo con il suo spettacolo “Essenze Jazz”.

Gianfranco Campagnoli, classe 1977, trombettista jazz e flicornista napoletano. Grazie alla sua pluridecennale esperienza nella musica riesce a spaziare dal Pop al Jazz senza disdegnare alcun genere. figlio d’arte e fan dell’intramontabile Arturo Sandoval. La sua formazione musicale si perfeziona al Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di Napoli. Siamo nel 1989, anno in cui il trombettista entra a far parte da solita al Civico Concerto Bandistico, la storica banda di Acerra (NA). La sua carriera come prima tromba continua nei concerti presso l’Orchestra Alessandro Scarlatti di Napoli e presso quella del Conservatorio. Successivamente, Gianfranco Campagnoli prende parte a numerosi spettacoli teatrali come trombettista. Ovvero, “Masaniello”, “Café Chantant” con Tato Russo al Teatro Bellini di Napoli. E, poi, come non ricordare “La Cantata dei Pastori, ovvero: due ladroni a Betlemme” con Peppe Barra e tanti altri. Il musicista napoletano, però, suona anche in programmi televisivi. Lo troviamo, infatti, in “Viva Napoli”, programma musicale andato in onda nel 1994. Inoltre, suona nell’Orchestra diretta dal M° Vessicchio nel programma di Maria De Filippi “Amici”. Il 2000, invece, è l’anno del suo ingresso nell’orchestra di Stefano Palatresi, tramite cui suona per numerosissime trasmissioni TV, ad esempio “Furore”. Accompagna Alexia, Raf, Alex Baroni, Pino Daniele, Lucio Dalla. Partecipa anche a festival, come “Montreal Jazz” e “Umbria Jazz”. Infine, prende parte a numerose sedute di registrazione con artisti importanti come Sergio Di Natale nel disco “Quartetto con vista”, in cui è ospite insieme al sassofonista Vincenzo Saetta, Federico Salvatore ed altri artisti. E, ancora nell’album “La stanza dei colori” di Armanda Desidery. Attualmente è in tour tra i tanti con Sal da Vinci, Andrea Sannino, Pino Iodice, Lorenzo Hengeller.

Roberto Schiano, classe 1966, trombonista jazz napoletano. È un artista talentuoso con una grande esperienza alle spalle, che si riflette in collaborazioni importanti. Tanti sono anche i festival e i dischi in cui ha suonato, le orchestre e gli spettacoli teatrali. inizia lo studio del trombone a partire dai quindici anni iscrivendosi ai corsi del Conservatorio di Musica “S. Pietro a Maiella” di Napoli. Nel 1986 si diploma, successivamente segue i seminari di trombone tenuti dai maestri Giancarlo Schiaffini, Enrico Rava e Rudy Migliardi. La sua sete di conoscenza non finisce con il diploma e gli studi sullo strumento. Infatti, il trombonista jazz segue il corso di specializzazione per esecutore d’orchestra. In questo contesto il musicista napoletano incontra i maestri Giancarlo Gazzani e Bruno Tommaso, con il quale collabora anche in sede di registrazione. Nel 1999 Roberto Schiano si diploma in Jazz al Conservatorio di Napoli. Seguono diversi progetti e partecipazioni a festival, di cui ricordiamo “Time in Jazz”, festival musicale in Sardegna a Berchidda. E, poi, partecipa a “Jazz in’it”, a Vignola (Modena), “Autumn Jazz Festival Campobasso”, “Pomigliano Jazz”, “Nick La Rocca European Jazz Festival” e tanti altri ancora. Si dedica anche al mondo del teatro, di cui ricordiamo gli spettacoli “Irma la dolce”, “Scugnizza”, “Gatta Cenerentola”, “Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini” e altri. Infine, entra a far parte anche del mondo della musica leggera suonando il trombone in diversi programmi televisivi. Ricordiamo, infatti, “Te voglio bene assaje”, concerto di Enzo Avitabile e Zucchero (Rai 1). “L’ottavo Nano” con la band diretta da Dario Deidda, “Note di Natale”, diretto dal M° Peppe Vessicchio, “Domenica in” dal 2006 al 2009 con il M° Sandro Comini e tanti altri.

Tommaso Scannapieco, classe 1971, bassista e contrabbassista jazz salernitano, musicista. Porta con sé tutto il vissuto musicale, l’esperienza pluridecennale, il suono deciso. Colonna portante di diversi progetti, il contrabbassista nato a Campagna è una delle figure di riferimento all’interno del variegato mondo del Jazz salernitano e italiano. Il percorso formativo di Tommaso Scannapieco comincia in famiglia, dove già si respira aria di musica. Inizia, quindi, fin da piccolo a studiare prima la fisarmonica e poi pianoforte. Successivamente, si avvicina al basso e si iscrive al Conservatorio di Salerno “G. Martucci”. Nel 1997, quindi, consegue il diploma classico in contrabbasso. Poi, decide di iscriversi al corso di musica d’insieme tenuto presso lo stesso conservatorio di Salerno. Qualche anno dopo lo troviamo a “Umbria Jazz” e “Siena Jazz”, mentre segue alcuni corsi che arricchiranno il suo bagaglio musicale e culturaleche diventa di fama nazionale. E non solo, infatti, insieme all’attività concertistica, il contrabbassista jazz partecipa a diverse trasmissioni televisive. “Uno Mattina” e “Fatti Nostri” sulle reti Rai è uno dei tanti e importanti trampolini di lancio. Raccogliendo, poi, tutti i meritati frutti di un lavoro che continua a portare avanti durante i concerti e nell’insegnamento, attualmente docente di basso elettrico al Conservatorio di Rodi Garganico.

Non ultimo, anzi, Lorenzo Tucci, classe 1967 nato ad Atessa in provincia di Chieti, batterista, arrangiatore, compositore. Incide più di quaranta album, tra cui quelli con Fabrizio Bosso (più di dieci album), Flavio Boltro, Javier Girotto e tanti altri. Il suo jazz moderno e contemporaneo ha già incantato il pubblico, grazie allo stile poliedrico e sempre pieno di energia. Approccia alla musica studiando come primo strumento il pianoforte e, poi, la chitarra. A dodici anni passa alla batteria e poco dopo si appassiona al Jazz. Quindi, si trasferisce a Roma dove studia con il batterista cubano Horacio Hernandez. Successivamente, studia con Ettore Fioravanti, per poi iscriversi ai corsi estivi di Jazz presso la “Berklee School of Boston” di Perugia.Vince il premio “Miglior gruppo italiano” al concorso Jazz di Baronissi. Vince, poi, il concorso europeo “Europe Jazz Contest” a Bruxelles, insieme a Rosario Giuliani. Con quest’ultimo registra cinque album. Lorenzo Tucci arriva a incidere più di quaranta album, sei dei quali con l’importante gruppo “High Five Quintet”. Infine, tra gli altri gruppi è anche membro di LTC (Lussu, Tucci, Ciancaglini). Con loro registra Hikmet (Via Veneto Jazz), che vede protagonista anche Mark Turner al sax, e A Different View (Ricky-Tick).

Guest della serata quindi Walter Ricci cantante, pianista e compositore, nasce a Napoli nel 1989. Vive tra l’Italia e Parigi. Collabora con Dédé Ceccarelli, Sylvain Luc, Hadrien Feraud e ha partecipato a un progetto prodotto da Richard Bona. Figlio d’arte, entra da subito a contatto con la musica e inizia presto ad amare il jazz, lo swing, il bebop e il contemporary jazz. Frank Sinatra, Tony Bennet ed Ella Fitzgerald diventano per lui fonte di ispirazione. La padronanza della grande tradizione dei più noti crooner d’oltre oceano e il suo stile personale denso di sfumature e di nuove sonorità, che spazia con grande naturalezza dal jazz al pop, hanno attratto l’attenzione della critica e di grandi musicisti che lo hanno voluto nei loro progetti. Nel 2006 vince il “Premio Nazionale Massimo Urbani” e da quel momento a la sua carriera ha definitivamente inizio. Nel 2007 inizia la collaborazione con Fabrizio Bosso e la stampa specializzata come “Jazz Magazine” e “Jazzit” gli dedicano diverse interviste. Nel 2008 incontra Stefano Di Battista, con il quale si esibisce in Italia, in Francia, Spagna e Svizzera. Nello stesso anno la sua voce compare all’interno dell’album “TOUCH” del batterista Lorenzo Tucci, distribuito da Schema Record in Giappone e in altri paesi. Nel 2009 Pippo Baudo lo vuole come vocalist nell’orchestra diretta da Pippo Caruso per l’intera stagione di “Domenica In”. È su Rai Uno che duetta dal vivo con Michael Bublè e Mario Biondi. Quest’ultimo lo invita a collaborare nel suo disco e nel suo tour. Collabora con Guido Pistocchi nell’album “Spring Time” etichetta “Dejavur” e con il sassofonista Daniele Scannapieco, con il quale realizza un omaggio ad uno dei più grandi compositori della storia: “The Cole Porter Songbook”. Nel 2016 collabora ancora con Fabrizio Bosso nel progetto “Spiritual” con Alberto Marsico e Alessandro Minetto e insieme incidono un album per la collana dedicata al Jazz Italiano pubblicata dall’Espresso. Nello stesso anno partecipa al festival internazionale New wave contest a Sochi, in Russia, dove si aggiudica il primo posto incantando il pubblico e la giuria. A febbraio del 2019 partecipa al disco “Eklektik” di Antonio Faraò, pubblicato per Warner Music. È sua la voce di “News from…” accanto a Snoop Dogg e di “Through the Day”. Tra i vari progetti, Walter Ricci ha un suo quartetto italo-francese ed è coautore e cantante del nuovo progetto di Jeanpierre Como in uscita a settembre 2019.

Presente anche la New Dolly Dixie Jass Band

Quindi una tredicesima edizione che ha tutti i requisiti per ripetere il boom di presenze dello scorso anno, la kermesse ha la direzione artistica del maestro Domenico Birnardo docente di Tromba presso il Liceo Musicale Statale “Terra di Lavoro” di Caserta e l’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” di Marcianise. La serata sarà aperta come avviene già da qualche anno dalle allegre note della New Dolly Dixie Jass Band, formazione che si dedica all’esecuzione del jazz degli ‘anni ruggenti’, con un approccio interpretativo che riflette le tipiche atmosfere degli stili di New Orleans e Chicago del Charleston, del Ragtime filologicamente rispettate nel timbro e nello spirito. Il sound generale è però filtrato attraverso le esperienze musicali maturate altrove dai singoli componenti. L’invito è per tutti è a partecipare numerosi e soprattutto a non perdersi questa raffinata serata di jazz in stile Majeutica che anche nell’edizione 2019 promette di incantare il pubblico sotto le stelle dell’ex Monte dei Pegni.

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