Amministrative: ancora scintille Meloni-Salvini, coalizione non si ‘trova’ per chiusura campagna

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giorgia Meloni, Matteo Salvini

ROMA – Ancora frizioni, ancora divergenze. A pochi giorni dall’appuntamento delle ammnistrative tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni continuano i botta e risposta a distanza. E a dividere i due leader, alleati gioco-forza di una coalizione di centrodestra tutt’altro che salda, non c’è solo il voto di domenica. Non a caso, riferiscono fonti della coalizione, non è in cantiere nessun evento pubblico che veda i leader della coalizione (Meloni, Salvini e Tajani) salire sullo stesso palco.

Visioni contrapposte emergono inoltre anche sul perché Fratelli d’Italia continui a crescere nei sondaggi a discapito della Lega. Secondo il segretario del Carroccio, infatti, la scelta “legittima” della Meloni di imboccare in solitaria la via dell’opposizione all’esecutivo Draghi “nel breve periodo paga di più che stare al governo con Letta, Renzi e Conte”. Insomma, per il partito di via della Scrofa la collocazione “è stata premiante”, tuttavia, è il ragionamento del Capitano, “io la Lega all’opposizione, che cresce nei sondaggi ma lascia campo libero alla sinistra al governo per tassare e tassare non l’ho voluta”.

Una stoccata, in parte ammorbidita da una considerazione sul futuro: “Il sondaggio che mi interessa è quello del giorno del voto dell’anno prossimo alle elezioni politiche, e in quel giorno conto che la Lega e il centrodestra siano vincenti”. La lettura di Salvini, però, non convince affatto Meloni. “Mi permetto di dissentire”, afferma infatti, ricordando che quando Fdi decise di non sostenere il governo Draghi “ci si disse che saremmo scomparsi. Si parlò di scelta suicida.

Oggi si dice l’esatto contrario”. “Io semplicemente credo che non paghi l’opposizione di Fdi – spiega – ma paghi il fatto che se diciamo una cosa la facciamo. Una affidabilità che sta premiando Fdi”. L’altro campo su cui più che alleati Salvini e Meloni sembrano avversari è poi quello delle amministrative. Alla Meloni infatti non sono particolarmente piaciute le ultime dichiarazioni rese da Salvini sul fatto che “Fdi in alcuni casi ha deciso di rompere e me ne dispiaccio”.

Anche in questo caso la leader del partito di via della Scrofa parla di “lettura un po’ distorta”, andando quindi ad analizzare la situazione complessiva: “Ci sono dei Comuni nei quali Fratelli d’Italia ha fatto una scelta diversa da Lega e Forza Italia, Comuni in cui la Lega ha fatto una scelta diversa e Comuni nei quali Forza Italia ha fatto una scelta diversa. Per cui adesso che la responsabilità sia solo nostra…”. “Non mi pare che si possano trattare le questioni così – aggiunge -. In alcune città non siamo riusciti a trovare una quadra, ma non mi pare per responsabilità di Fratelli d’Italia. Quindi, consiglio maggiore prudenza in queste dichiarazioni”.

Di certo, l’esito del voto restituirà una fotografia dei rapporti di forza all’interno della coalizione. Anche Salvini ammette che quello delle amministrative “sarà un test significativo”. “La Lega si presenta in più di 400 Comuni, con 50 sindaci uscenti che ricandidiamo tutti, e ne presentiamo 30 in più – ricorda -. Lo stato di salute della Lega e del centrodestra domenica secondo me avrà un riscontro positivo”. Bisognerà però vedere a chi sorrideranno di più i numeri.

Su un punto, se non altro, sembra che finalmente Meloni e Salvini concordino: in caso di successo del centrodestra alle politiche del 2023, chi avrà preso più voti avrà il compito di indicare il successore di Draghi a Palazzo Chigi. “Chi vincerà le elezioni lo decideranno gli italiani. Io lavoro perché il centrodestra sia compatto – assicura Salvini -. Chi prende un voto in più indicherà il presidente del Consiglio. Se lo prenderà la Lega si prenderà tutte responsabilità del caso”.

“Se Meloni prenderà un voto in più diventerà premier? Chi prende un voto in più in democrazia vince. Non si cambiano le regole durante la partita. Ha sempre funzionato così”, taglia corto il leghista, sottolineando che “i miei avversari sono a sinistra”. E aggiungendo però una postilla: “Ho la convinzione che il centrodestra vincerà e che la Lega sarà la prima forza della coalizione”. Ma già domenica, a seconda di come andrà il voto, le certezze potrebbero cambiare.(LaPresse)

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