SPARANISE – Aveva fornito armi all’attentatore di Nizza, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, che nel luglio 2016 sulla promenade des Anglais costò la vita a 86 persone. È stato catturato in serata a Sparanise (Caserta) Endri Elezi, 28enne albanese colpito da mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità francesi, per la complicità in quell’attentato. Ad intervenire con un blitz nel centro del paese, dove il giovane abitava con la sua famiglia dalla scorsa estate, le Digos delle questure di Napoli e Caserta, attivate dalla direzione centrale della polizia di prevenzione e con la collaborazione del compartimento della polizia postale e delle comunicazioni della Campania. Le indagini sono state coordinate dalla procura della Repubblica di Napoli.
L’uomo viveva in un’abitazione del centro di Sparanise, in corso Saverio Solimene, spesso lo si poteva incontrare in centro con il figlio piccolo e per molti era considerato “insospettabile”.
“Era un ragazzo integrato, spesso lo incontravo per strada. Abitava al centro in un’abitazione con la moglie e il figlio piccolo a pochi metri dalla Casa comunale”, racconta a LaPresse Salvatore Martiello, sindaco di Sparanise. “Quando ho saputo dell’arresto e del suo nome sono andato a vedere sui social e ho capito chi fosse – spiega Martiello -. L’ho incrociato per strada e sono quasi sicuro che vivesse qui dall’estate scorsa, perché quello è il periodo in cui ho cominciato a vederlo”. Martiello poi ricorda: “Non era da considerare sospettabile, era una persona tranquilla all’apparenza, non dava problemi alla comunità”. Sull’arresto dice: “Una persona che ha un negozio accanto alla casa del 28enne arrestato mi ha riferito che ci fossero 5-6 auto della polizia e tutti agenti in borghese. Un grande blitz senza clamore. Pare abbia tentato una piccola fuga, ma durata qualche metro”. Sulla comunità albanese del paese, il sindaco sottolinea che “è molto grande e integrata”. Sul giovane arrestato, conclude: “Mi hanno riferito che non parlava italiano, si faceva accompagnare da qualcuno, un bracciante, che traducesse le sue parole”.
Il 14 luglio 2016 a Nizza, in Francia, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, alla guida di un camion, ha volontariamente investito in velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti in occasione della festa nazionale francese, lungo la promenade des Anglais. L’attentato causò 86 morti e circa 200 feriti. Elezi è accusato di aver fornito armi all’attentatore.
“Eccellenti gli uomini” della polizia, “eccellente il loro lavoro, eccellente il risultato: col loro lavoro oggi di nuovo ci rendono orgogliosi per avere assicurato alla Giustizia un criminale ricercato in tutta Europa”, commenta il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia.
(LaPresse)