Bari: rimorchiatore affonda, 5 morti. Pm indagano per naufragio e omicidio colposo

Cinque uomini morti in un naufragio e un comandante recuperato vivo dal mare.

Assenteismo al porto di Bari

MILANO– Cinque uomini morti in un naufragio e un comandante recuperato vivo dal mare. È lui l’unico superstite che potrà chiarire che cosa sia successo nella notte fra il 18 e il 19 maggio a bordo del ‘Franco P’, rimorchiatore battente bandiera italiana salpato da Ancona e diretto a Durazzo, affondato a 53 miglia dalla costa, nel mare tra Croazia e Puglia, in un tratto di mare al limite tra le acque di responsabilità Sar (Search and rescue) italiane e croate. I familiari dell’equipaggio hanno atteso invano nella notte negli Uffici della Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata ionica, che arrivassero notizie positive dai soccorsi in alto mare e i loro cari tornassero a casa. Ora la procura di Bari ha aperto un fascicolo per naufragio e omicidio colposo con l’indagine guidata dal capo dell’Ufficio, Roberto Rossi, e la sostituta Luisiana Di Vittorio.

L’imbarcazione stava navigando dal porto marchigiano verso l’Albania, impegnata nel rimorchio di un pontone che si è sganciato al momento dell’affondamento, per essere soccorso alla deriva con 11 persone a bordo. Immediata la macchina della Guardia Costiera: l’Mrcc di Roma, centro di coordinamento per le attività di recupero e soccorso, ha ricevuto in tarda serata l’allarme cospas-sarsat. Sul posto sono stati indirizzati mezzi militari e civili impegnati nelle ricerche: 5 mercantili, diverse unità della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, velivoli della Marina militare, dell’Aeronautica e dell’aviazione della Croazia, sotto coordinamento dalla Capitaneria di porto di Bari. È stata la motonave Split, battente bandiera Croata, a recuperare il comandante, unico sopravvissuto e ora ricoverato in ospedale a Bari. Per gli altri 5 marittimi del ‘Franco P’ non c’è stato nulla da fare, complici anche le pessime condizioni meteomarine avverse riprese dall’aereo ‘Manta’ Atr42 della Guardia Costiera italiana in sorvolo sull’area di ricerca: a distanza di poche ore sono stati prima individuati e poi recuperati i 5 corpi senza vita dei marinai, trasportati dalla motovedetta della Guardia Costiera nel porto di Bari.

di Francesco Floris

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