Basilicata, Gardini (FI): “Un’alleanza di Centrodestra è proponibile per il futuro”

“La vittoria del centro-destra alle Regionali della Basilicata conferma che si tratta di una alleanza proponibile con forza nell'immediato futuro”. E’ il commento dell’On. Elisabetta Gardini, capogruppo FI al Parlamento europeo per il PPE, all’indomani del voto per le Elezioni Regionali in Basilicata".

© Marco Merlini / LaPresse

ROMA – “La vittoria del centro-destra alle Regionali della Basilicata conferma che si tratta di una alleanza proponibile con forza nell’immediato futuro”. E’ il commento dell’On. Elisabetta Gardini, capogruppo FI al Parlamento europeo per il PPE, all’indomani del voto per le Elezioni Regionali in Basilicata che ha visto la schiacciante vittoria del centrodestra con il candidato Vito Bardi. “Questo risultato, tanto più dopo oltre 20 anni di centrosinistra in Basilicata, – prosegue la Gardini – dimostra anche che la Lega di Matteo Salvini è a tutti gli effetti un partito nazionale. Un partito che avanza e conquista voti al Sud dove fino a qualche tempo fa non esisteva. Il M5S continua la corsa al ridimensionamento, mentre al Pd per mantenere la Regione non basta nascondersi dietro l’ammucchiata con sigle e liste civiche”.

Le constatazioni

Con la vittoria di Vito Bardi, il candidato del centrodestra che stacca di quasi dieci punti il centrosinistra di Carlo Trerotola, queste amministrative registrano anche un’elevata affluenza alle urne. Inoltre lasciano intravedere un trend per le Elezioni Europee del 26 maggio. “L’alta partecipazione degli elettori ci fa anche capire – conclude l’europarlamentare – che alle Europee gli italiani andranno a votare in massa ed esprimeranno un voto che sarà giudizio politico sui limiti dell’Unione Europea e precisa richiesta sul governo italiano futuro. Saranno due mesi fondamentali ai quali prepararsi con coraggio e intelligenza. Dunque non stipulando accordi elettorali di comodo, non difendendo acriticamente errori e prepotenze commessi a Bruxelles. Proprio chi come me da tanti anni lavora con passione al Parlamento e al progetto europeo ne conosce tutti i limiti. Dunque non teme di dichiararli”.

LaPresse

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