Bce: “Banche meno esposte ai rischi del Covid. Attenzione ai prezzi delle case”

Ripartita l'economia, le banche sono più al sicuro. Ma il Covid potrebbe ancora produrre effetti sull'Eurozona, e i prezzi delle case sono da tenere sotto controllo perché a rischio bolla. A certificarlo è l'ultimo Financial Stability Review della Banca Centrale Europea, che accende il faro sull'inflazione.

(Odd Andersen/Pool Photo via AP)

MILANO – Ripartita l’economia, le banche sono più al sicuro. Ma il Covid potrebbe ancora produrre effetti sull’Eurozona, e i prezzi delle case sono da tenere sotto controllo perché a rischio bolla. A certificarlo è l’ultimo Financial Stability Review della Banca Centrale Europea, che accende il faro sull’inflazione. I rischi derivanti dalla pandemia non sono scomparsi del tutto, anche perché i progressi nella vaccinazione sono rimasti lenti in molte aree del mondo, mentre le pressioni sulla catena di approvvigionamento globale e l’aumento dei prezzi dell’energia pongono nuove sfide alla forza della ripresa e alle prospettive dell’inflazione”, osserva il vicepresidente della Bce Luis De Guindos. E gli effetti del Covid potrebbero sentirsi “per un po’ di tempo, in mezzo a un’eredità di debiti più alti”.

Per De Guindos “molti dei nostri peggiori timori per le conseguenze sull’economia, e di aumento del rischio di credito” si sono ridotti grazie alla ripresa economica. Sono più bassi rispetto a sei mesi fa anche “i rischi di alti tassi di insolvenza delle imprese e di perdite bancarie”, e alcune misure di sostegno all’economia sono andate a esaurimento senza che ci fossero conseguenze in termini di stabilità.

Proprio le pressioni sulla catena di approvvigionamento si combinano alle carenze di manodopera e all’aumento dei costi di produzione, mettendo così un freno all’edilizia residenziale, fattore che “spinge in alto i prezzi delle case”. Se per il rapporto il settore commerciale ad alto valore è in ripresa, la prospettiva è però “particolarmente scadente” per l’edilizia di minore qualità: il lavoro da remoto, i timori legati alla situazione sanitaria e la corsa a proprietà più verdi incanalano la domanda verso il segmento di maggior pregio.

La banca centrale rileva infatti vulnerabilità che “si stanno accumulando, dovute alla crescente tensione nei mercati immobiliari di alcuni paesi”. Il rapporto di Francoforte osserva che con il progredire della ripresa “le politiche spostano l’attenzione dal sostegno a breve termine all’attenuazione dei rischi derivanti dalle maggiori vulnerabilità della stabilità finanziaria a medio termine, in particolare i rischi ciclici e immobiliari emergenti”.

Il mercato immobiliare della zona euro è visto dunque a rischio bolla dall’Eurotower. La domanda di abitazioni di proprietà è in crescita, con un aumento dei prezzi di oltre il 7% che tocca i massimi dal 2005. “I rischi di una correzione dei prezzi a medio termine sono aumentati sostanzialmente, viste le stime crescenti di una supervalutazione dei prezzi delle case”, sottolinea il rapporto.

Di Andrea Ciociola

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