MILANO – Ieri il violento sell-off sul bitcoin ha spinto la criptovaluta a crollare fino a 30.000 dollari prima di mettere a segno un parziale rimbalzo. Le vendite degli investitori sono state alimentate ulteriormente dalla decisione di tre autorità cinesi responsabili della vigilanza delle banche e dell’industria dei pagamenti di avvertire le istituzioni finanziarie di non fare alcun business che comporti l’utilizzo delle criptovalute, inclusi il trading e la conversione di valute fiat in monete digitali. La valuta digitale ha toccato il minimo di 30.201 dollari nel pomeriggio di ieri, sui livelli più bassi da fine gennaio, prima di mettere a segno un rimbalzo nell’rdine del 30% e adesso viaggia in area 39.500 dollari. Il saldo da inizio anno è di +35%, cancellando tutti i suoi guadagni arrivati dopo l’annuncio di Tesla che avrebbe acquistato $ 1,5 miliardi di criptovaluta. In forte affanno tutte le altre criptovalute con l’Ether, la valuta digitale che alimenta la blockchain di Ethereum, scesa di oltre il 22% a $ 2.620,97, secondo Coin Metrics. Dogecoin, una criptovaluta nata per scherzo, è scesa del 25% a meno di 36 centesimi.
(LaPresse)