NAPOLI – Domani il mondo sarà alle prese con la più importante giornata di svendite dell’anno, il Black Friday. Cade ogni anno nel venerdì successivo al giorno del ringraziamento che negli Stati Uniti d’America, che si celebra il quarto giovedì di novembre. Dal 1952 è considerato l’inizio della stagione dello shopping natalizio nel Paese. Da qualche anno la tradizione è stata importata anche nel nostro Paese, infatti tutti i negozi espongono offerte più o meno vantaggiose sulla loro merce. Domani inizia ufficialmente la stagione dello shopping natalizio, è un’occasione per accaparrarci ciò che ci piace a un prezzo vantaggioso. Tuttavia spesso trascuriamo l’impatto ambientale delle nostre scelte, anche piccole, che possono rivelarsi devastanti per il pianeta.
TRASPORTO MERCI
Il Black Friday va in scena principalmente sugli e-commerce. Comprare online significa produrre emissioni importanti, in quanto il trasporto delle merci in Italia avviene principalmente su gomma, e anche i corrieri che consegnano a domicilio i pacchi viaggiano su 4 ruote. Smog e polveri sottili che avvelenano gli ecosistemi. Transport & Environment (T&E), la Federazione europea dei trasporti e dell’ambiente, ha cercato di analizzare l’impatto del Black Friday. Per quantificare l’impatto dell’inquinamento dei camion T&E ha analizzato i dati storici di vendita per stimare la domanda aggiuntiva creata dalle svendite. Secondo l’analisi durante la settimana del Black Friday di quest’anno, 1,2 milioni di tonnellate di CO2 saranno rilasciate nell’aria dai camion che trasportano i nostri pacchi ai magazzini e ai negozi in tutta Europa. Sono quasi 600mila tonnellate in più, ovvero un enorme 94% in più rispetto a una settimana media. L’inquinamento extra in una settimana equivale alle emissioni annuali di tutti i camion in Bulgaria, ovvero circa 3.500 voli di andata e ritorno da Parigi a New York.
IMBALLAGGI
Il materiale utilizzato per il confezionamento dei prodotti ha un impronta significativa per il nostro pianeta. Ogni anni tonnellate e tonnellate di carta, cartone e plastica finiscono nel ciclo della spazzatura dopo aver semplicemente custodito la merce durante il viaggio verso la nostra abitazione. Uno spreco che paga il nostro pianeta.
SVENDITE ‘ECOLOGICHE’
La logica ambientalista impone l’abbandono del superfluo e il no categorico all’accumulo. L’etica green è infatti attenta ai materiali e vieta gli acquisti compulsivi. Questo assunto di per sé ci spinge ad evitare gli acquisti nei periodi dei saldi. Comprare con le svendite spesso ci induce ad acquistare cose che non useremo mai, destinate a finire nella pattumiera senza essere mai state adoperate. Le offerte e i saldi inoltre favoriscono la fast fashion: acquistare tanto a poco prezzo, e dopo una stagione al massimo gettare via e acquistare ancora, invece di prendersi cura, riparare e far durare. I materiali non sono eccellenti, principalmente sintetici e derivati dal petrolio, la cui produzione avviene su larga scala con costi ambientali drammatici. Per questa ragione sarebbe meglio fare acquisti più ragionati, concentrandosi sulla qualità dei prodotti che inseriamo nel carrello. Se vogliamo sfruttare il vantaggio economico il Black Friday scegliamo un solo capo di buona qualità da acquistare nel negozio sotto casa, eviteremo così emissioni da trasporto ed imballaggi, e staremo lontani dalla moda usa e getta. Meglio ancora orientarsi su capi usati e vintage. In questo modo amplieremo il ciclo di vita degli indumenti, dando ai capi una nuova possibilità, evitando la pattumiera.
BUY NOTHING DAY
Sabato è la Giornata del non acquisto (Buy Nothing Day), un evento proposto ogni anno ai consumatori di tutto il mondo dall’associazione jammers. L’idea è quella di passare un giorno intero (tipicamente un sabato di novembre) senza acquistare nulla, dimostrando così di non essere del tutto schiavi del consumismo. E’ una giornata per riflettere sulle abitudini di consumo e sulla possibilità di fare acquisti in maniera più ragionata sviluppando una maggiore coscienza critica, nel rispetto dell’ambiente.
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