Bolkestein, Lonardo (FI): giornata nazionale dei balneari italiani

Mi sono recata oggi a Bagnara, Castel Volturno, e Pesco Pagano, Mondragone, per aderire alla 'Giornata nazionale dei balneari italiani'. Questa indetta dal Sindacato italiano balneari per sensibilizzare l'opinione pubblica .

Roma, 26 ago. (LaPresse) – “Mi sono recata oggi a Bagnara, Castel Volturno, e Pesco Pagano, Mondragone, per aderire alla ‘Giornata nazionale dei balneari italiani’. Questa indetta dal Sindacato italiano balneari per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze che l’errata applicazione della direttiva europea nota come Bolkestein comporterebbe contro gli stabilimenti balneari italiani. Sono stata accolta dal presidente regionale SIB, Marcello Giocondo, con il quale abbiamo avuto modo di soffermarci soprattutto sulle gravi difficoltà che l’intero litorale Domitio-Flegreo vive. La condizione di degrado in cui versano quelle zone è inaccettabile. Fare impresa, investire e garantire un lavoro in un territorio così devastato è davvero impossibile. Mi ha spiegato che da un ventennio ormai il litorale è sottoposto al problema dell’erosione della costa e a divieti di balneazione a causa dell’inquinamento marino che, inevitabilmente, determina la morte delle aziende”. Lo dichiara la senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo.

aggiungendo ancora

 “A ciò va sommato il grave problema dell’immigrazione clandestina sulla linea di costa dove sono stati occupati gli immobili destinati ad uso estivo. Se a tutto questo, inoltre, associamo anche il problema delle attività malavitose tipiche del territorio. Dunque si potrà comprendere come ci si trovi di fronte ad una miscela esplosiva devastante per le imprese della zona. È una situazione emblematica ed unica in Italia, con aggravanti che, sommandosi alle difficoltà delle concessioni, annientano e mettono in ginocchio i 42 km di costa. E pur versando in simili condizioni, l’erario pretende da loro lo stesso versamento dei canoni demaniali che hanno gli stabilimenti di Forte dei Marmi. Di qui la loro richiesta che il Governo riconosca, invece, questa come zona franca ed agisca quanto prima con interventi straordinari e risolutivi. ”

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