MILANO – L’allarme sulla crescita globale spinge in profondo rosso Piazza Affari, nel giorno in cui l’economia italiana vede tra l’altro il debito pubblico toccare un nuovo record a quota 2.386 miliardi di euro, con un peggioramento da maggio a giugno di 21,5 miliardi, dovuto in particolare alla crescita da 20,5 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro. Dopo un avvio in calo di circa mezzo punto percentuale, il Ftse Mib ha progressivamente accelerato al ribasso, complice l’intonazione negativa di Wall Street e i segnali di rallentamento dell’economia dell’eurozona provenienti dalla Germania e dalle rilevazionei dell’Eurostat. A fine giornata l’indice ha segnato una flessione del 2,53% finendo a 20.020,28 punti e rimangiandosi il rimbalzo della vigilia.
Il problema
A rabbuiare l’umore degli investitori sono stati i deboli riscontri macro che alimentano i timori recessivi a livello globale. In particolare, la produzione industriale cinese ha segnato il tasso di crescita più basso dal 2002. Invece la Germania ha visto il Pil scivolare in negativo con il concreto rischio di recessione tecnica se anche il trimestre in corso andrà sotto zero. Un quadro che ha alimentato l’avversione al rischio e l’appetito per i beni rifugio, in primo luogo i titoli di Stato dei paesi core e sulle scadenze più lunghe. Le curve di rendimento si sono quindi capovolte negli Stati Uniti e nel Regno Unito, segnale che solitamente anticipa una recessione.
I dati
Tornando a Piazza Affari, a guidare i ribassi sono stati i titoli del settore bancario, nonostante il nuovo calo dello spread sceso a quota 216 punti base con rendimento del decennale italiano all’1,51% sul mercato secondario. Cali di quasi cinque punti percentuali hanno interessato per Bper (-4,92% a 3,01 euro) e FinecoBank (-4,89% a 8,51 euro). Sul fondo del listino è comunque finita Tenaris, con un tonfo del 5,2% a 9,4 euro. Tra gli altri titoli hanno arrancato, con una flessione di oltre quattro punti percentuali, anche Stmicroelectronics e Atlantia. Mentre nessuna società è riuscita a superare la soglia della parità. Per la Borsa di Milano si prospetta ora una pausa: la piazza azionaria rimarrà chiusa per la festività di Ferragosto, con gli scambi che riprenderanno regolarmente venerdì 16.
LaPresse