Borsa, previsto avvio in rosso per Piazza Affari e i listini europei

Giorni negativi per i dati in Borsa

Borsa - Piazza Affari

MILANO – Si prevede un avvio di seduta in calo per Piazza Affari e le Borse europee, dopo il rimbalzo delle ultime sedute in un mercato che rimane altamente volatile. Ieri sera il Senato Usa ha approvato all’unanimità il piano di rilancio da 2.000 miliardi di dollari (circa 1.840 miliardi di euro) per contrastare gli effetti economici del coronavirus. Il testo ora dovrà passare l’esame della Camera dei rappresentati prima di passare dal presidente americano Donald Trump per la promulgazione.

Il voto della Camera sarebbe previsto venerdì. La prospettiva di questo piano di rilancio storico per la prima economia mondiale ha sostenuto i mercati nelle ultime sedute. Ma persistono i timori per le conseguenze sull’economia globale legate al Covid-19, che continua a diffondersi a livello mondiale. Questa mattina la Borsa di Tokyo ha chiuso con una flessione del 4,5% dopo tre sedute consecutive di forti guadagni (+18% in soli tre giorni). La seduta di oggi sarà movimentata anche da alcuni appuntamenti, tra cui spiccano quello con il bollettino mensile della Bce e la riunione della BoE.

Giorni negativi per i dati in Borsa

Dagli Stati Uniti in arrivo le scorte all’ingrosso, il Pil relativo all’ultimo trimestre del 2019 e le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione. Per quanto riguarda l’Italia, oggi proseguono le commissioni parlamentari per l’esame del decreto Cura Italia, mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferirà in aula al Senato sull’emergenza coronavirus, che sembra allentare la presa per il quarto giorno consecutivo con numeri di contagi in calo.

I dati diffusi dalla Protezione Civile hanno evidenziato il rallentamento a 3.491 dei nuovi casi in un solo giorno, rispetto ai +3.612 del giorno prima. Sceso anche il ritmo dei decessi: 683 rispetto ai 743 di martedì. In tutto i morti risultano 7.503. Sul fronte emissioni, oggi il Tesoro offrirà in asta Ctz e Btp legati all’inflazione per un importo compreso tra 2,75 e 3,5 miliardi.

(LaPresse)

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