Borse europee in sofferenza, Milano parte in negativo

Parigi in ribasso dello 0,93%. Londra perde l'1,14%. Pesano i timori per arresto direttore finanziario Huawei. Milano peggiora e scende dell'1,35%

Borsa - Piazza Affari
Foto LaPresse/Stefano Porta

MILANO – Piange Piazza Affari e scende dell’1,35%, in scia ai listini asiatici e in linea con quelli europei. Lo spread fra Btp e Bund segna 279 punti, contro i 278 della chiusura di ieri. I mercati soffrono per il clima di tensione fra Stati Uniti e Cina, aggravato dall’arresto del direttore finanziario della Huawei, Meng Wanzhou, per un’indagine americana sulle violazioni delle sanzioni all’Iran. Il titolo peggiore è Diasorin, che cede il 7%, dopo essere stato sospeso. Male anche St (-4,2%), per i contraccolpi sul settore dell’affaire Huawei. Sotto pressione le banche, con Unicredit che cede il 2,2%, Mps il 2,3%, Ubi il 2,4% e Carige il 5,2%. Fca perde il 2,4%, mentre la manovra introduce l’ecotassa sulle auto, mentre Mediobanca perde lo 0,98% all’indomani del via libera al patto light.

Euro

Stabile all’avvio dei mercati. La moneta unica passa di mano a 1,133 dollari. In Asia lo yen avanza dello 0,3% a 112,8 sul dollaro mentre lo yuan cinese cede a 0,5% a 6,893 dollari.

Borse Europa

Le Borse europee navigano in terreno negativo, con Francoforte che cede l’1,7%, Milano l’1,6%, Parigi l’1,47%, Londra l’1,36% e Madrid l’1,2%. Le tensioni commerciali fra Usa e Cina, che hanno determinato le forti perdite su Wall Street di due giorni fa (ieri la Borsa americana era chiusa per i funerali dell’ex presidente Bush), si sono aggravate con l’arresto del direttore finanziario della Huawei, Meng Wanzhou,

Borse asiatiche

L’arresto di Meng Wanzhou, figlia del fondatore del colosso cinese, ha dato il colpo di grazia alle Borse asiatiche, aggiungendo un nuovo elemento di incertezza allo stop and go nei negoziati commerciali fra Stati Uniti e Cina. Tokyo ha chiuso in ribasso dell’1,91%. Analoghe perdite sulle piazze cinesi: Shenzhen è calata del 2,16% e Shanghai dell’1,66%. Hong Kong cede il 2,96%. Pesano le motivazioni dell’arresto, maturato nell’ambito di un’indagine sulla violazione delle sanzioni all’Iran. Senza dimenticare i dubbi che gli americani nutrono sul fatto che gli smartphone cinesi possano essere usati a scopi di spionaggio. Male anche Seul, che ha perso l’1,55%, mentre Sidney è in calo dello 0,22%. I futures indicano aperture in ribasso anche per Wall Street e per i mercati europei. Fra gli appuntamenti di oggi, la riunione dell’Opec. Negli Stati Uniti, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e i dati sulla bilancia commerciale a ottobre.

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