Brexit, Theresa May in Parlamento: “Accordo migliorato, senza voto favorevole si rischia che vada tutto perduto”. Ma sale il numero dei contrari

Il pronunciamento del Parlamento britannico è previsto per questa sera

LONDRA – Ore di tensione in Gran Bretagna. E fissato per questa sera il voto del Parlamento sull’accordo per la Brexit. Un voto che però appare tutt’altro che scontato.

L’appello di Theresa May, premier britannica senza voce

Una Theresa May quasi senza voce ha parlato oggi alla Camera dei Comuni. Il primo ministro britannico ha riferito che l’accordo sulla Brexit “è stato migliorato” e offre garanzie “legalmente vincolanti” sul backstop (la soluzione di sicurezza sul confine tra Irlanda e Irlanda del Nord nel caso in cui i negoziatori europei e britannici non trovino un accordo complessivo sulla Brexit). La May, in occasione del secondo voto di ratifica fissato per questa sera, ha invitato tutti i deputati ad esprimersi con un voto favorevole, spiegando anche che “o si fa questo accordo o c’è il rischio che la Brexit vada perduta”.

Ma il vento sembra spirare contro la May

Nonostante l’appello del premier britannico e l’iniziale ottimismo, ben presto sono giunte cattive notizie per la May. A manifestare la propria contrarietà a votare l’accordo sono stati 8 deputati di spicco in rappresentanza dei Tory Brexiteer più oltranzisti e del Dup, il partito unionista nordirlandese. Tra gli 8 ci sono anche l’ex ministro conservatore per la Brexit, Dominic Raab, e il capogruppo del Dup, Nigel Dodds.

La leader del Dup, Arlene Foster, ha annunciato l’intenzione del suo partito, alleato decisivo dei Conservatori al Parlamento di Londra, di “non sostenere” l’accordo sulla Brexit presentato dalla May. Secondo la Foster, sono stati raggiunti “limitati progressi nelle discussioni con l’Ue. Tuttavia dal nostro punto di vista non sono stati fatti progressi sufficienti”. E conclude: “Vogliamo vedere un accordo che funzioni per ogni parte del Regno Unito. Appoggeremo l’accordo giusto, che rispetti il risultato del referendum e il ruolo dell’Irlanda del Nord come parte integrante del Regno Unito”.

Parere negativo anche dell’Attorney General

A bocciare il lavoro della May anche Geoffrey Cox, l’Attorney General, vale a dire l’alto funzionario dello Stato che fornisce consulenza giuridica al governo, che ha parlato di “rischio legale invariato”. Cox, infatti, si è così espresso: “Le intese allegate all’accordo sulla Brexit raggiunte ieri da Theresa May sono legalmente vincolanti e riducono il rischio che il Regno Unito possa essere trattenuto indefinitamente e involontariamente nel meccanismo del backstop. Ma non cancellano del tutto un rischio legale che resta invariato nell’ipotesi di differenze irreconciliabili nel negoziato con l’Ue sulle relazioni future”.

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