ROMA -“Ci chiediamo increduli come faccia il Governo ad esultare dopo la decisione di Fitch di ieri e dove abbia mai letto che l’agenzia ha “confermato la solidità economica del nostro Paese”, quando la nota che ha accompagnato la decisione è stata impietosa. Sia con l’andamento economico italiano che con le politiche economiche dell’esecutivo gialloverde. L’agenzia di rating ha, infatti, previsto crescita vicina allo zero (+0,3%) per quest’anno e di solo il +0,6% per il 2020. Ha, inoltre, rivisto al rialzo il deficit e il debito per entrambi gli anni, mettendo praticamente per iscritto la certezza di una manovra correttiva per quest’anno. Senza dimenticare l’impietoso giudizio espresso sugli effetti del Decreto Dignità e delle misure del reddito di cittadinanza e quota 100, che Fitch giudica decisamente recessivi. Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.
I dati
Alto livello del debito, assenza di aggiustamenti strutturali. Alto livello di debito verso l’estero, qualità debole degli asset del settore bancario, trend di crescita del Pil molto basso. Quadro politico caratterizzato da crescente incertezza e rischi crescenti sulle proiezioni della traiettoria del debito. Questi i 7 peccati capitali del sistema Italia messi per iscritto da Fitch. Una condanna senza appello per la quale questo Governo è riuscito ad esultare. Ciò senza essersi accorto che l’unico motivo per il quale il downgrade non è avvenuto è solo per la constatazione da parte di Fitch che le famiglie italiane dispongono di una ricchezza talmente alta che il Governo può ricorrere a una patrimoniale su di questa per ripagare i creditori”.
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Brunetta: Fitch e i sette capitali dell’Italia
“Ci chiediamo increduli come faccia il Governo ad esultare dopo la decisione di Fitch di ieri e dove abbia mai letto che l’agenzia ha “confermato la solidità economica del nostro Paese”, quando la nota che ha accompagnato la decisione è stata impietosa".