Bufale e camorra: il sindaco anticlan: la Regione vaneggia

Bufale e camorra, il sindaco anticlan: la regione vaneggia
Bufale e camorra, il sindaco anticlan: la regione vaneggia

CASERTA (Renato Casella) – Amministratori e politici in rivolta contro la delibera di giunta regionale che dispone la nomina di un commissario per seguire la vicenda della brucellosi. Deciso l’intervento del sindaco di Casal di Principe Renato Natale, amministratore simbolo della lotta all’illegalità, che ha annunciato la sua adesione, per 24 ore e insieme ad assessori e consiglieri del suo Comune, allo sciopero della fame indetto dagli allevatori, se per lunedì non ci saranno novità di rilievo. Natale si dichiara “sorpreso, preoccupato ed indignato” per aver letto nella delibera “che “le richiamate criticità appaiono legate al difficile contesto ambientale e territoriale oggetto di intervento, in molti casi interessato da infiltrazioni e azioni della criminalità organizzata”;
mentre successivamente fra le competenze che dovrebbe avere il commissario c’è quella in “ordine pubblico””.

“Sorpreso – aggiunge Natale – perché non mi aspettavo che fra i motivi di un intervento sanitario vi fosse un problema di criminalità organizzata; preoccupato, perché essendo un rappresentante di questo territorio, non può non preoccuparmi la presunta presenza di criminalità organizzata (ovviamente tutta da dimostrare, citando episodi, soggetti, momenti in cui questa mafia si sia palesata) in un settore fondamentale della nostra economia;  e come mai chi ne è a conoscenza (la giunta regionale) non ha provveduto a denunciare tutto alla magistratura? Indignato, perché si continuano ad affibbiare a questo territorio connotazioni negative e non corrispondenti  alla realtà”. 

Secondo il sindaco, “con queste affermazioni, si tenta di demonizzare chi sta combattendo per difendere il proprio lavoro, facendo paventare chissà quali oscure manovre criminali dietro la loro lotta”. E la nomina di un generale dei carabinieri come commissario, nota Natale, fa pensare che la formulazione della delibera non sia casuale: “Per le tematiche sanitarie ci sono il direttore generale dell’Asl e quello dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno”. 

“Intanto c’è chi mette in discussione la propria salute per portare avanti la vertenza sulla filiera bufalina con modalità pacifiche” scrive ancora il primo cittadino, ricordando la vicenda di Gianni Fabbris, portavoce del movimento degli allevatori, ricoverato venerdì dopo dieci giorni di sciopero della fame. Ieri Fabbris, dopo che gli sono state somministrate alcune flebo, è tornato al presidio, presso il ristorante Nco di Casal di Principe, dove oggi si recherà anche Natale. Il sindaco esprime la speranza che “qualcuno si ravveda e sia disponibile a instaurare un rapporto di collaborazione serio con chi rappresenta realmente gli allevatori”. 

Alla lettera del sindaco di Casale si associa la dirigente nazionale e presidente provinciale del Pd Camilla Sgambato, che pure parteciperà allo sciopero della fame: la lotta contro la campagna di eradicazione della brucellosi, “che getta nella disperazione della povertà migliaia di lavoratori e distrugge il  patrimonio inestimabile della nostra terra, è una delle battaglie che questa gente sta combattendo”. La Sgambato si associa “alla lettera accorata del sindaco Natale, alle richieste di Libera e del comitato don Peppe Diana, alla lotta di Gianni Fabbris”. 

La delibera pone “un problema di criminalità organizzata, tutto da dimostrare peraltro, che getta fango su lavoratori certo esasperati, ma che stanno portando avanti le loro richieste pacificamente da mesi. Sono convinta che con l’ascolto delle ragioni di questi allevatori, da parte della regione e del governo centrale, una soluzione diversa dagli abbattimenti può essere trovata. E sarà trovata, con l’impegno comune di tutte le forze politiche, senza distinzioni, senza strumentalizzazioni, senza propaganda, che questi lavoratori non meritano”

Secondo Carlo Sarro, deputato di Forza Italia e autore di un’interrogazione al ministro Roberto Speranza sulla vicenda, “la vertenza bufalina casertana sta assumendo una piega grottesca; le vittime, e chiunque osi provare a tutelarle,  a partire dai sindaci anticamorra, vengono trattati per i carnefici, da delinquenti della peggiore specie. Non è accettabile. Condivido  la battaglia e, soprattutto, l’urgenza, invocata dal sindaco di Casal di Principe Renato Natale, di convocare al più presto, la commissione Salute della Camera. Già nelle prossime ore solleciterò il partito, ed in particolare i colleghi di questa Commissione affinché – annuncia – il presidente provveda subito alla convocazione d’urgenza”.
“Il fango rovesciato addosso agli allevatori casertani, prima massacrati e poi trattati come delinquenti, non è accettabile”, conclude Sarro.

E De Luca sceglie un carabiniere come commissario

E’ il generale dei carabinieri Luigi Cortellessa il commissario straordinario per il superamento dell’emergenza connessa all’eradicazione delle malattie infettive della specie bovina e bufalina in Campania. Il decreto di nomina è stato firmato dal presidente Vincenzo De Luca. 

Secondo l’assessore regionale all’agricoltura Nicola Caputo, “il generale Cortellessa, dall’alto della sua competenza che è davvero notevole e si accompagna ad un senso delle istituzioni di grande livello, metterà al servizio delle Istituzioni regionali la sua altissima e riconosciuta professionalità, con particolare riferimento al settore sanitario e agricolo, all’ordine pubblico e alla pubblica sicurezza, e alla tutela della legalità – per l’applicazione del piano di eradicazione che abbiamo fortemente voluto e portato avanti con tutti gli attori della filiera, nel segno della trasparenza, del rigore e della massima vicinanza agli allevatori”.

Secondo il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero “Un refuso in un atto deliberativo della giunta regionale, un’espressione indubbiamente poco felice, non può stravolgere il lavoro serrato di questi giorni tra Giunta e Consiglio”. La scelta di un generale dei carabinieri, però, fa pensare piuttosto che le frasi scritte nella delibera non siano frutto di un errore: la Regione mette l’accento sull’ordine pubblico più che sull’aspetto sanitario. 

“Non posso che esprimere la mia massima soddisfazione per la nomina a commissario regionale per l’emergenza brucellosi negli allevamenti di bufale del Generale Luigi Cortellessa, che ha già rivestito, con onore e grande dedizione, la carica di comandante dei carabinieri per la Tutela Agroalimentare sino allo scorso 4 maggio – dichara Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati – La mia sollecitazione, già formalizzata nel giugno 2021, viene dunque finalmente accolta, non solo nel merito ma anche nel metodo. Per debellare la brucellosi c’è bisogno di mettere in campo tante azioni, con un coordinamento che un esponente delle forze armate come Cortellessa può fare superando ogni tipo di ingerenza o pressione, rimanendo slegato da dinamiche territoriali, collaborando con le autorità locali e fondando il proprio operato sulle conoscenze dell’attuale task force che, però, ha oggi poteri e margini di intervento limitati. Vi sono diversi obiettivi da raggiungere e sono certo che siano alla portata del neo-commissario Cortellessa e delle sue competenze. Non faremo mai mancare il supporto della commissione Agricoltura della Camera e la nostra piena disponibilità all’ascolto, al confronto e alla risoluzione condivisa delle problematiche”. 

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