Calcio, Julio Cesar: “Mancini mi ha cambiato la vita. Triplete? Abbiamo una chat”

"Roberto Mancini è la persona che mi ha dato fiducia, quello che ha cambiato la mia vita". In un'intervista rilasciata a Dazn l'ex portiere dell'Inter Julio Cesar ha ricordato la sua esperienza in Italia. "Le punizioni? all’inizio seguivo i suoi suggerimenti"

(Xinhua/Zhang Liyun)

MILANO – “Roberto Mancini è la persona che mi ha dato fiducia, quello che ha cambiato la mia vita”. In un’intervista rilasciata a Dazn l’ex portiere dell’Inter Julio Cesar ha ricordato la sua esperienza in Italia. “Le punizioni? all’inizio seguivo i suoi suggerimenti: mi aveva detto di mettere una barriera al contrario sulle punizioni di Corini e io lo ascoltai anche se mi pareva strano, e alla fine col Palermo presi gol. Qualche settimana dopo, contro la Juve, mi dà ancora suggerimenti per contrastare le punizioni di Nedved, e subisco ancora gol. La stampa iniziava a dire che ero scarso sulle punizioni. Così andai dal Mancio e gli dissi: ‘Se sbaglio voglio sbagliare di testa mia’. L’ex giocatore brasiliano ha poi rivelato che “c’è una chat whatsapp di tutti noi del Triplete nerazzurro, l’ha creata Marco Materazzi. Il più attivo, quello che scrive e scherza di più, è José Mourinho.

Il rapporto con tecnico e compagni

” Lui era bravissimo a motivare i giocatori, mi ricordo ancora i preparativi alla semifinale di Champions League col Barcellona: mi ricordo che ci caricò talmente tanto che avevamo il sangue agli occhi, io avevo la pelle d’oca. I giocatori del Barcellona avevano fatto un video in cui dicevano di ‘vendere la pelle’ per ribaltare il risultato, Mou concluse il suo discorso dicendo “noi ora andiamo a Barcellona a comprare la pelle”. Lui faceva rendere i giocatori al massimo e così è nata l’impresa di Barcellona”. Infine Julio Cesar ha ricordato la tragedia che ha compito nelle scorse settimane il Flamengo. “Vedendo la foto di me bambino mi vengono in mente i ragazzini del Flamengo scomparsi in quel tragico rogo. Mi vengono in mente i volti dei ragazzini coinvolti in quel bruttissimo incidente. Ho visto che c’era uno che faceva il portiere e un sogno che lui aveva era di conoscermi di persona spero in futuro di poterlo conoscere e giocare insieme nell’aldilà”.

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