Calcio, la Dea torna a splendere e travolge il Toro 7-0. Tripletta Ilicic

Foto Fabio Ferrari / LaPresse in foto Gonsens

MILANO – Fantasia, velocità, organizzazione, idee e tanta magia. La Dea torna a splendere più che mai, in mezz’ora mortifica il Toro uscito tramortito dall’Olimpico con un drammatico 7-0 da guinness e si rilancia per le zone alte della classifica raggiungendo momentaneamente la Roma al quarto posto. Se alla formazione di Gasperini si lasciano spazi aperti e si consente di ragionare non ci sono tante possibilità di uscire indenni dal campo e un Toro senza fiato e grinta ha pagato a caro prezzo questo atteggiamento poco aggressivo e inconsistente, determinato anche dalla serata perfetta degli orobici, veloci, rapidi, pronti al raddoppio e rubare palla con una facilità quasi disarmante.

Il vantaggio al 17′ nasce da una ingenuità di Laxalt che si fa intercettare un rilancio da Palomino, lesto a mettere dentro l’area per l’infallibile Ilicic. Ed è bastata questa fiammata per alimentare un ‘incendio’, fatto di giocate brillanti che hanno annichilito il Toro.

Al 29′ il raddoppio di Gosens e sul finire del primo tempo la rete di Zapata al 46′

La partita è di fatto chiusa ma diventa un calvario per il Toro nella ripresa con altre due reti subite in appena due minuti da un incontenibile e incontentabile Ilicic che prima è protagonista di un colpo geniale segnando da metà campo su punizione approfittando di una disattenzione granata generale per poi firmare la sua tripletta su assist invitante di Gomez all’interno dell’area del Torino, diventata una prateria senza ostacoli.

Mai il Toro aveva subito sette reti in casa nella sua storia

La squadra di Mazzarri finisce in 9 uomini (rosso per Izzo e Lukic), subisce altre due reti con Muriel (una su rigore e poi con un sinistro letale) ed esce tra i fischi dell’Olimpico mentre la Dea si gode la sua notte magica applaudita anche dal pubblico granata cancellando il ko in casa una settimana fa contro la Spal. Con questa tripletta Ilicic sale a 13 gol in 10 partite. Ma il dato che stupisce sono le 57 reti segnate in questo campionato da un’Atalanta insaziabile.

Per le squalifiche di Rincon e Ola Aina, giocano Meite e Laxalt

Mazzarri conferma Verdi e Berenguer alle spalle di Belotti. Per l’Atalanta Gollini torna tra i pali con Djimsiti preferito a Caldara in difesa. Gasperini ritrova anche Hateboer a destra mentre non rinuncia al tandem Ilicic-Zapata a supporto di Gomez. L’Atalanta dopo cinque minuti di attesa accelera e avvia la sua danza di passaggi filtranti e traiettorie incrociate e dopo una serie di affondi al 15′ va in vantaggio a causa di un errore fatale di Laxalt che per spazzare via si fa rubare il pallone in scivolata da Palomino che centra per Ilicic che segna sottoporta senza alcun problema.

Per lo sloveno di origine croata è il decimo gol in dieci partite

La Dea appare ispirata, serve una parata di Sirigu per negare il raddoppio ai bergamaschi con Gosens che raccoglie un passaggio illuminante del solito Ilicic a centro area. Il Toro però, seppur stordito, non si fa prendere dalla frenesia ma l’Atalanta nel fraseggio quando è in serata è devastante costringendo la linea difensiva a fare delle scelte e dunque degli errori proprio perché crescono i rischi. Sirigu ancora protagonista due volte (su Toloi e doppia conclusione a botta sicura di Freuler) prima di arrendersi ad un sinistro al volo nell’angolino di Gosens.

La Dea illumina e il Toro affonda con Belotti troppo arretrato a caccia di palloni giocabili

La squadra granata si era presentata come quella meno battuta in serie A nella prima mezz’ora prendeva meno gol ma davati alla super serata della squadra di Gasperini che trova il terzo gol su rigore ad un minuto dal termine della prima frazione: Ilicic punta l’area, Lukic lo trattiene e Zapata dal dischetto non sbaglia.

Belotti è l’unico che in casa granata prova a combattere ma sono fuochi fatui

Sembra finire qui ma il Toro si sfalda del tutto e deve subire nella ripresa anche la mortificazione di altre quattro reti, due firmate dallo scatenato Ilicic (che prima approfitta al 53′ di una punizione da metà campo che scavalca Sirigu fuori dai pali e poi un minuto dopo raccoglie un assist di Gomez) e le altre due da Muriel che all’86’ non sbaglia su rigore per un fallo di Meite su Toloi e poi firma a due minuti dal termine il 7-0 finale con un sinistro letale. Il Toro non c’è mai stato e finisce in 9 per l’espulsione di Izzo e Lukic, protagonisti di falli di frustrazione che simboleggiano la drammatica notte granata. Da record anche questa. (LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome