Calcio, Maitland-Niles: “A Roma per aiutare a cambiare mentalità”

"Se mi sento di passaggio? In questo momento preferisco concentrarmi sul presente, piuttosto che sul mio contratto. Sono concentrato su me stesso, sul club, e soprattutto sul raggiungere gli obiettivi che la Roma persegue in questo momento, che è un piazzamento tra le prime quattro”.

ROMA– “Se mi sento di passaggio? In questo momento preferisco concentrarmi sul presente, piuttosto che sul mio contratto. Sono concentrato su me stesso, sul club, e soprattutto sul raggiungere gli obiettivi che la Roma persegue in questo momento, che è un piazzamento tra le prime quattro”. Così il nuovo giocatore della Roma Ainsley Maitland-Niles si è presentato in conferenza stampa a Trigoria. L’esterno, in arrivo dall’Arsenal, è tornato sulla rocambolesca sconfitta dei giallorossi di Mourinho contro la Juventus. “Gli alti e bassi fanno parte del calcio. È vero, quei sette minuti ci sono costati cari. C’è stato un calo di concentrazione, ci è costata la vittoria. In questo senso, dobbiamo lavorare per cambiare la nostra mentalità e avere regolarità e concentrazione per 90 minuti più l’eventuale recupero. Questo obiettivo si raggiunge soltanto lavorando tutti insieme”. “La Serie A è senz’altro un campionato molto importante, molto diverso dalla Premier League: più tattico, e mi è sembrato anche molto tecnico”, ha proseguito. “E come anche la prima partita ha dimostrato, è un campionato dove bisogna mantenere la concentrazione altissima dal primo all’ultimo minuto”. “Sono convinto che sia io che Sergio (Oliveira, ndr) abbiamo la capacità e la volontà di trasmettere questa mentalità e di aiutare la squadra per poter vincere le partite, tutti insieme. Il calcio consiste in questo: vincere le partite. È quello che ci chiede il Club ed è quello che ci chiede il mister”, ha sottolineato Maitland-Niles. “Se non vinciamo, non siamo contenti. Motivo per il quale dobbiamo tornare a vincere il prima possibile, per tornare a sorridere ed essere felici”. Sui connazionali in giallorosso: “Conoscevo Tammy (Abraham, ndr) prima di arrivare qui a Roma. Chris (Smalling, ndr) non lo conoscevo bene, ho avuto il piacere di conoscerlo qui”. Il primo giorno alla Roma “è stato abbastanza frenetico, c’erano tante cose da fare, da sistemare. Ho avuto un solo primo allenamento prima di giocare la prima partita”, ha raccontato. “Una prima partita che volevo giocare, perché sono venuto qui per questo. Il rapporto con il mister e con compagni si è rafforzato, ci conosciamo sempre di più, sempre meglio e anche il mister – ha concluso l’inglese – mi ha potuto vedere all’opera e ha potuto vedere le mie qualità sia in fase difensiva, sia propositiva”.

LaPresse

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