ROMA – Lo Spezia si conferma ostacolo ostico e velenoso per il Milan ma il Diavolo stavolta esce dal ‘Picco’ con tre punti pesanti che lo mantiene in corsa verso le zone alte della classifica. C’era da dimenticare il ko della scorsa stagione che diede il via alla rimonta scudetto dell’Inter ma la missione rossonera è stata portata a termine solo a tre minuti dal termine con una rete di Brahim Diaz, entrato nel finale per dare una svolta ad un Milan, apparso nel primo tempo troppo spento e incolore. Dopo essere passato in vantaggio al 48′ con la rete storica di Daniel Maldini, che firma il primo gol in A al suo debutto da titolare, allungando così la dinastia di una generazione che ha fatto la storia del Milan, la squadra di Pioli si è fatta recuperare da Verde (grazie ad un rimpallo decisivo di Tonali) riuscendo però a risalire con il 22enne spagnolo con un guizzo che consente al Diavolo di restare nella scia dei migliori. Ancora una volta a fare la differenza sono state i cambi decisi da Pioli, a dimostrare di quanto sia preziosa la panchina lunga.
Nel primo tempo il Milan fatica a trovare le misure allo Spezia, capace di creare tanto ma non di concretizzare. Al tentativo di Nzola bloccato da Maignan in avvio segue nel finale l’occasione di Gyasi poco prima dell’intervallo che non viene sfruttata nel migliore dei modi dai liguri. Per il Milan l’unica vera azione pericolosa è confezionata da Rebic, con un colpo di testa in piena solitudine nell’area piccola, non trovando però la porta. Per il resto poca pressione, scarsa incisività e una difficoltà nella costruzione del gioco che Pioli evidenzia bene, sbracciandosi più volte per spingere i suoi a stringere tra i reparti. Da segnalare per il Diavolo solo una conclusione strozzata di Saelemaekers con un tiro al volo sul sviluppi di un corner con palla sul fondo. La squadra di Thiago Motta invece appare piu quadrata e ben equilibrata, il Milan si affida alle qualità del suo portiere Maignan, cghe continua a dare certezze e sicurezza.
Nella ripresa il Milan prova a cambiare ritmo, inserisce Leao per Rebic e Pellegri per Giroud, apparso non ancora al meglio della condizione, e viene subito premiato dal tuffo di Daniel Maldini che di testa raccoglie ! Primo gol in Serie A per il figlio di Paolo, che di testa sfrutta un pallone morbido di Kalulu e fa centro mettendo la palla sotto la traversa. Un gol “giovanissimo” generato su assist di un 2000 (Kalulu) per la rete di un 2001. In tribuna esulta papà Paolo. La dinastia dei Maldini, alla terza generazione, dunque continua e lascia il segno. L’ultimo gol di un Maldini risaliva a maggio del 2008 quando Paolo andò a segno contro l’Atalanta. Il Diavolo si sblocca, aggredisce e affonda ancora sfiorando il raddoppio a più riprese, la più clamorosa con Leao che con un destro a giro colpisce il palo interno. Ma va a fiammate e lo Spezia non molla, mostra determinazione, coraggio e personalità e con Maggiore sfiora il pareggio. Per i rossoneri è un campanello di allarme, il Milan doveva essere più cinico e il coraggio degli spezzini viene premiato all’80’ con un tiro di verde deviato dallo stinco da Tonali. Pioli inserisce Diaz per kKessie per provare a riprendersi il match e la vittoria. E lo spagnolo lo ripaga subito: Saelemaekers entra in area da sinistra e sfonda, riuscendo a toccare al centro per Diaz, la difesa spezzina viene presa controtempo e arriva il comodo 2-1 finale che scaccia via gli incubi.
di Luca Masotto