Calcio Nazionale, Mancini: “Coltiviamo giovani di talento, diamogli fiducia”

"Cerchiamo di portare avanti un pensiero condiviso. Riuscire a dare alle squadre una certa mentalità offensiva è la cosa positiva, speriamo di riuscirci tutti insieme. Le nazionali minori stanno crescendo molto e stanno facendo bene".

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini

FIRENZE – “Cerchiamo di portare avanti un pensiero condiviso. Riuscire a dare alle squadre una certa mentalità offensiva è la cosa positiva, speriamo di riuscirci tutti insieme. Le nazionali minori stanno crescendo molto e stanno facendo bene. Il problema è quando i giovani arrivano in prima squadra e fanno fatica a giocare. Parliamo molto dell’Ajax, ma per tre, quattro o cinque anni non vince niente, i giovani li fanno giocare e gli danno fiducia anche quando sbagliano. Se hanno talento è solo questione di tempo”. Lo ha detto il ct Roberto Mancini, oggi al centro tecnico federale di Coverciano dove iniziano i due giorni di stage della Nazionale. Il primo stage della gestione tecnica di Mancini si era tenuto nello scorso mese di febbraio.

La scelta

Lo stage che inizia oggi, concordato dalla Figc con la Lega di Serie A, riguarda i giocatori di fascia di età più giovane che già fanno parte del giro azzurro e a condurre gli allenamenti ci saranno anche i ct dell’Under 21, Luigi Di Biagio, e dell’Under 20, Paolo Nicolato. Sono 33 i calciatori convocati perché Parigini e Conti, che erano stati chiamati, hanno dato forfait per infortunio. Di questo gruppo fanno parte tre 2001 e cinque giocatori che non hanno neanche un minuto in Serie A: Bellanova, Carnesecchi, Plizzari, Portanova e Riccardi. A chi gli chiedeva se fosse già pronto un ricambio generazionale per Bonucci e Chiellini, il ct ha risposto: “Se ci sentono si offendono, ma credo che ci siano difensori giovani e bravi, Caldara, Mancini ad esempio, ma anche in Under 21 ce ne sono due o tre bravi. Il problema dei difensori e del portiere non c’è”.

LaPresse

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