MILANO (LaPresse) – Calcio, Paratici: “La Champions non è una ossessione, Ronaldo voleva la Juve”. “Vincere la Champions? E’ una nostra ambizione, ma non un’ossessione”. Così il direttore sportivo della Juventus Fabio Paratici nel corso di una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport, la prima di cinque incontro con i ds delle principali squadre di Serie A. Inevitabile parlare di Ronaldo, il grande acquisto dell’ultima estate. “Con Cristiano è stato abbastanza semplice perché lui aveva in testa di venire alla Juve. Non c’è stato bisogno di convincerlo tanto”, ha spiegato Paratici.
“Io credo intorno al 25 di maggio, dopo la finale di Champions. Lui è stato subito deciso, ha detto ‘Io, se la Juve c’è, voglio solo la Juve’. Quando ci siamo visti con Mendez, parlando di Cancelo. La cosa nasce da questo. Lui ha detto ‘Tu non ci credi, però Cristiano vuole venire alla Juve’. Io risposi “’Non è che non ci credo, ma mi sembra difficile riuscire a far quadrare tutto'”, ha rivelato ancora il ds bianconero.
Decisivo nell’affare Ronaldo l’impegno in prima persona di Andrea Agnelli. “Il Presidente è una persona molto presente nella nostra vita quotidiana perché è sempre con noi, o comunque sempre raggiungibile. Ci si può incontrare facilmente. Eravamo in giorni di programmazione – racconta Paratici – questo non era programmato, ma io gli ho detto ‘Ci sarebbe una opportunità, l’importante è che mi ascolti fino alla fine. Sai, quando ti presenti nel suo ufficio e gli dici che devi comprare Cristiano Ronaldo… è una bella notizia sportiva, ma poi c’è tutta un’altra parte. Lui capì subito”.
“Credo di averci messo un minuto a capire che lui stava già ragionando in quella direzione. Quando sono uscito dall’ufficio ho creduto che potessimo arrivarci. Lui mi ha detto ‘Fammici pensare un giorno o due’ – ricorda – ma mi ha telefonato dopo 3 ore. Per redigere tutti i contratti ci siamo chiusi in una villa sul Lago Maggiore per un giorno intero con tutti gli avvocati della Juve e del calciatore”.