Calcio, premio Gentleman a Belotti. Inter e Milan fra mercato ed Europa

Foto LaPresse/Marco Alpozzi In foto Andrea Belotti

Milano, 14 mag. (LaPresse) –

Mentre la Juventus festeggia il suo settimo scudetto consecutivo, la Milano del calcio si è data appuntamento presso la Scuola Militare Teuliè per il tradizionale Premio Gentleman. L’attaccante del Torino Andrea Belotti ha vinto il Premio Fair Play Lega Serie A.

Insieme al bomber granata, sono stati premiati anche il difensore dell’Inter Milan Skriniar e quello del Milan Alessio Romagnoli. Il Premio Gentleman Fair Play Serie B dedicato a Pier Mario Morosini, invece, è andato al giocatore del Parma Pierluigi Frattali. Riconoscimenti speciali sono stati assegnati a Patrick Cutrone, premiato come giocatore rivelazione del Milan, Yann Karamoh, rivelazione dell’Inter. Premiati anche Hakan Calhanoglu, miglior gol dell’anno per il Milan e Mauro Icardi, autore del gol più bello per l’Inter. Assegnato infine un premio speciale a Cristian Abbiati, ex portiere e attuale team manager del Milan e a Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter.

Una serata di gala occasione per fare il punto in vista di una settimana cruciale per entrambe le squadre milanesi, con i nerazzurri che si giocano un posto in Champions League e i rossoneri a caccia della qualificazione diretta all’Europa League senza passare dai preliminari. A parlare con la stampa i due direttori sportivi Massimiliano Mirabelli e Piero Ausilio. Tanti gli argomenti affrontati dai due dirigenti, a partire dai rispettivi obiettivi di squadra fino ai casi spinosi di mercato che riguardano Gigio Donnarumma e Mauro Icardi.

INTER PARLA AUSILIO – In casa nerazzurra l’attesa è tutta per il big match di domenica sera contro la Lazio, un vero e proprio spareggio per il quarto posto. “E’ una partita secca, con un solo risultato ma è il bello del calcio. Era quello che volevamo ad inizio stagione, sapevamo che bisognava lottare fino alla fine. Siamo li a giocarci il nostro futuro ed è bello esserci”, ha dichiarato Ausilio. “Il quarto posto può essere qualcosa di positivo perché legato alla Champions. Sappiamo da dove ripartire, sarà un’Inter più motivata e determinata per arrivare sempre più in alto”, ha aggiunto.

In ottica futura, i tifosi dell’Inter sono in apprensione per il futuro di Mauro Icardi sempre più oggetto del desiderio dei top club europei. “Icardi resta con noi, siamo felici che sia il nostro capitano. E’ il bene dell’Inter, poi vedremo se c’è la possibilità di fare un prolungamento di contratto”, ha dichiarato ancora Ausilio. Alla domanda se cambierebbe qualcosa con la qualificazione all’Europa League, invece della Champions, Ausilio ha detto: “Con Champions o Europa League non cambiano gli obiettivi. L’accordo con la Uefa per il fair play finanziario è indipendente dalla qualificazione”, ha aggiunto il ds nerazzurro.

MILAN PARLA MIRABELLI – Sul fronte rossonero, raggiunta la qualificazione almeno al preliminare ora i ragazzi di Rino Gattuso vogliono entrare in Europa League dalla porta principale. “Abbiamo raggiunto un primo traguardo, l’Europa. Anche se dobbiamo difendere il sesto posto. Tutti sognavamo qualcosa di diverso ma è difficile quando si parte in un anno e si assembla una squadra, ci vuole il giusto tempo”, ha spiegato il ds Mirabelli. Un Milan che, nonostante le difficoltà a livello societario, ribadisce le sue ambizioni per il futuro. “Assolutamente terremo i big l’anno prossimo. Il nostro obiettivo è aprire un ciclo formando una squadra con giocatori giovani e forti. Noi siamo il Milan – ha dichiarato ancora Mirabelli – non vogliamo smantellare la squadra ma rinforzarla.

Non potevamo pensare di vincere da subito, stiamo costruendo un Milan importante per vincere i prossimi anni”. Non è detto però che di questo progetto farà ancora parte Gigio Donnarumma, il cui rapporto con i tifosi è tornato ad essere in crisi. “Noi dobbiamo pensare che è un nostro patrimonio, ci auguriamo che rimanga con noi. Così come per gli altri giocatori”, ha detto Mirabelli. “Valgono però due regole: se un giocatore ci esprime la volontà di andare via ci vuole un club che soddisfi le esigenze del Milan. Donnarumma – ha aggiunto – non è venuto da noi a dirci che vuole andare via. Noi stiamo lavorando per rinforzare la squadra e non per smantellarla”. Sulle contestazioni di ieri, invece, il ds ha concluso: “Gigio è amato da tutti, le incomprensioni si possono chiarire”.

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