Madrid (Spagna), 27 mag. (LaPresse/AFP) –
Considerato uno dei giocatori più forti di tutti i tempi, Zinedine Zidane ha ottenuto lo stesso riconoscimento come allenatore dopo aver fatto riscritto la storia della Champions League con il Real Madrid.
La vittoria per 3-1 sul Liverpool in una finale drammatica a Kiev ha permesso a Zidane di diventare il primo allenatore a vincere la Champions per tre stagioni consecutive. Incredibilmente, Zizou ha segnato una nuova era in meno di tre stagioni complete dopo essere stato promosso dalla sua posizione di allenatore della squadra giovanile del Real alla guida della prima squadra nel gennaio 2016. “Non si può fare a meno di ammirare quello che ha fatto”, ha detto il ct della Francia Didier Deschamps, vincitore della Coppa del Mondo come giocatore con Zidane nel 1998, parlando alla tv francese TF1. “Già da giocatore era straordinario, ha avuto una seconda vita da allenatore ed è già un tecnico straordinario. Ottenere tre vittorie in Champions League è favoloso”, ha aggiunto l’ex compagno di squadra nella Juve e in nazionale.
Zidane dovrebbe un giorno dirigere la Francia, ma non avrà fretta di spostarsi da Madrid avendo raggiunto l’inglese Bob Paisley e Carlo Ancelotti come gli unici a vincere tre volte la Coppa dei Campioni.
“Devo congratularmi con i giocatori perché non è facile quello che stanno facendo”, ha detto Zidane dopo la partita nella capitale ucraina. “Non ci sono parole per questo: non hanno limiti a ciò che possono fare”, ha aggiunto il francese. Zidane è sempre stato riluttante a prendersi troppo del merito dopo aver visto la sua squadra assicurarsi il quarto titolo di Champions League in cinque stagioni, e il tredicesimo nella lunga storia d’amore del club con la principale manifestazione calcistica europea.
Il 45enne Zizou, che ha anche vinto il trofeo anche come giocatore sempre con il Real, il suo tiro al volo nella finale 2002 contro il Bayer Leverkusen a Glasgow è considerato uno dei gol più belli in assoluto nella storia della Champions anche se forse è stato superato dalla rovesciata di sabato di Gareth Bale. “Il gol di Gareth è più bello del mio”, ha detto Zidane capace di mantenere unito uno spogliatoio pieno di stelle. “Zinedine è l’artefice di questa era gloriosa e forse irripetibile”, ha scritto infatti il quotidiano sportivo di Madrid AS. “Tutto questo non sarebbe stato possibile senza Zidane, l’uomo della nona, undicesima, dodicesima e tredicesima. Il suo sorriso disarmante e onesto ha contagiato una squadra che partecipa alle finali di Coppa senza paura”, si legge ancora sul sito di AS.
Zidane ha vinto nove trofei da quando ha sostituito Rafa Benitez nella panchina del Santiago Bernabeu nel gennaio 2016. È un record incredibile, tanto più per un uomo che anche questa settimana ha ammesso di non essere il miglior tattico. “Non sono il miglior allenatore tatticamente, ma ho altre qualità”, ha detto prima della finale. “So molto bene come funziona lo spogliatoio e la testa di un giocatore, e questo per me è molto importante”, ha aggiunto.
Anche il manager del Liverpool Jurgen Klopp si è complimentato con Zidane, affermando che “questo gruppo di giocatori con lui lavora come un orologio svizzero”. Certamente avere una squadra così talentuosa lo aiuta sicuramente. Anche Zidane ha avuto una discreta fortuna dalla sua parte, e la notte del Liverpool è stata segnata prima dall’ infortunio di Mohamed Salah e poi dai due errori clamorosi del portiere Loris Karius. Ciononostante, guidare il Real al più lungo periodo di successi consecutivo dagli anni ’70 significa, almeno statisticamente, che il suo posto nel pantheon dei grandi allenatori è ormai sicuro.